Assegno unico 2026, il calendario dei pagamenti e gli importi aggiornati

L’Inps ha pubblicato le date di accredito per il 2026 dell’Assegno unico e universale per i figli a carico.

Il prossimo anno i percettori vedranno anche gli importi rivalutati in base all’inflazione e alla propria fascia Isee aggiornata.

Da febbraio arrivano infatti gli aumenti, mentre a marzo ci sarà il conguaglio degli arretrati.

Ricordiamo che la misura come fa sapere quifinanza è erogata automaticamente per chi già la percepisce, a patto di far aggiornare l’indicatore della situazione economica equivalente.

L’Inps ha confermato le finestre di accredito per le prestazioni in corso, che non subiscono variazioni.

Gli importi dell’Assegno unico e universale saranno accreditati secondo queste date:

  • tra il 21 e il 22 gennaio 2026;
  • tra il 19 e il 20 febbraio 2026;
  • tra il 19 e il 20 marzo 2026;
  • tra il 20 e il 21 aprile 2026;
  • tra il 20 e il 21 maggio 2026;
  • tra il 18 e il 19 giugno 2026;
  • tra il 20 e il 21 luglio 2026;
  • tra il 18 e il 19 agosto 2026;
  • tra il 21 e il 22 settembre 2026;
  • tra il 21 e il 22 ottobre 2026;
  • tra il 19 e il 20 novembre 2026;
  • tra il 16 e il 17 dicembre 2026.

Il calendario è valido per i pagamenti ordinari e non include eventuali anticipi straordinari o slittamenti tecnici dovuti a variazioni nella domanda o controlli interni effettuati dall’Inps.

La prima rata in assoluto (vale a dire per chi presenta domanda nel 2026) arriva nell’ultima settimana del mese successivo a quello di inoltro della richiesta, insieme a eventuali conguagli a credito o a debito.

Dal 1° gennaio 2026 scatta un adeguamento automatico che ritocca l’importo dell’Assegno unico e le soglie Isee:

  • l’importo massimo mensile per figlio sale a 204,4 euro (era 201 euro nel 2025);
  • l’importo minimo arriva a 58,5 euro (era 57,5 euro).

La soglia Isee minima per ottenere il massimo passa a 17.520,19 euro, mentre la soglia massima cresce fino a 46.720,53 euro – fascia in cui l’assegno si attesta a 58,5 euro.

Gli adeguamenti interessano anche le maggiorazioni per disabilità:

  • 122,7 euro mensili per figli non autosufficienti (da 120,6 euro);
  • 111 euro per disabilità grave (da 109,1 euro);
  • 99,4 euro per disabilità media (da 97,7 euro).

Le famiglie con più di tre figli vedranno aumentare la maggiorazione per i figli successivi al secondo fino a circa 99,1 euro al mese nella fascia Isee più bassa.

La maggiorazione per madri con meno di 21 anni passa da 23 euro a circa 23,3 euro mensili.

Come già detto, i nuovi importi rivalutati vengono erogati a partire da febbraio 2026, mentre con la mensilità di marzo 2026 le famiglie ricevono il conguaglio con gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2026.

Questo significa che marzo non sarà una mensilità come le altre: includerà sia la rata ordinaria sia l’allineamento economico dei primi due mesi dell’anno.

Non serve ripresentare la domanda se la prestazione è già attiva: l’Inps applica tutto in automatico. Resta però fondamentale l’Isee 2026 aggiornato, perché determina l’importo effettivo spettante.

Senza l’Isee aggiornato, l’assegno viene comunque pagato ma al minimo, e soprattutto senza arretrati se la Dsu non viene rinnovata nei tempi utili indicati annualmente dall’Istituto.