Nel Metapontino lavoratori stranieri in condizioni precarie e degradanti! Interviene il Prefetto di Matera

Stringere sui progetti di accoglienza dei lavoratori stranieri impegnati in agricoltura: è il richiamo forte del Prefetto di Matera Rinaldo Argentieri, formulato nel corso di un incontro promosso questa mattina dalla Prefettura, al quale hanno partecipato in videoconferenza la Regione, il Comune di Policoro (MT), Cgil, Cisl e Uil, organizzazioni degli imprenditori, Caritas ed altre realtà del terzo settore impegnate nell’accoglienza.

Ha sottolineato il Prefetto:

I lavoratori stranieri costituiscono risorsa preziosa per l’agricoltura del Metapontino, settore di eccellenza dell’economia della regione, e tuttavia spesso si trovano a vivere in condizioni precarie e degradanti, accampati in immobili abbandonati e fatiscenti, in spregio alla dignità della persona, alla sicurezza e all’igiene, situazioni che spesso danno adito alla necessità di sgomberi coattivi (vedi Felandina) e nelle quali trova terreno fertile lo sfruttamento di caporali e organizzazioni criminali.

Per affrontare tale piaga la Regione Basilicata ha avviato e ormai concluso procedure di evidenza pubblica volte ad individuare operatori che possano gestire comunità di accoglienza e fornire importanti servizi quali l’assistenza sanitaria ed il trasporto verso i luoghi di lavoro.

Si tratta ora di avviare concretamente questi progetti ed a tal fine la Prefettura si è impegnata a favorire il superamento dei passaggi burocratici tuttora aperti”.

Il Prefetto ha espresso apprezzamento per il forte impegno della Regione sull’argomento e per la disponibilità ad operare dimostrata da tutti i soggetti intervenuti, ed ha auspicato che quanto prima possano concludersi anche le procedure amministrative per l’apertura di un centro di accoglienza presso la Città della Pace di Scanzano Jonico (MT).

Il tavolo in Prefettura tornerà a riunirsi a breve per gettare le basi di un ulteriore progetto che veda impegnati Terzo settore, imprenditori, Amministrazioni locali e Ministero dell’Interno sul modello virtuoso di Casa Betania, centro di accoglienza voluto dalla Diocesi ed attivo da circa un anno a Serra Marina.