L’Associazione Città del Pane e del Grano di Matera ha formalmente depositato presso gli uffici della Regione Basilicata la candidatura del Tarallo dell’Immacolata (localmente noto come “U Ficcilatidd”) per il riconoscimento di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Ministero dell’Agricoltura.
Questo passo potrebbe segnare un momento storico per la città, in quanto il Tarallo dell’Immacolata si appresterebbe a diventare il primo PAT materano riconosciuto a livello nazionale.
I PAT sono prodotti agroalimentari che, come da normativa ministeriale, devono dimostrare metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, in maniera omogenea su tutto il territorio interessato, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.
Dichiara il Presidente della Rete Città del Pane e del Grano e già Sindaco di Matera, Domenico Bennardi:
“Sarebbe il giusto riconoscimento per un prodotto che non solo ha oltre 25 anni di attività, ma che porta con sé una bellissima storia fatta di devozione, magia e folklore popolare.
Abbiamo raccolto, grazie alla preziosa collaborazione di alcuni panificatori locali, dell’Associazione MUV Matera, della condotta Slow Food di Matera e della Confesercenti di Matera, un nutrito dossier di testimonianze, fonti d’archivio, articoli di giornale e antiche ricette che dimostrano ampiamente la storicità di questo prodotto tipico dell’Immacolata e del periodo natalizio materano che ci apprestiamo a vivere.”
Bennardi ha voluto estendere un ringraziamento ai panificatori materani e le associazioni citate che hanno contribuito alla ricerca storica e alla compilazione della scheda di candidatura, così come agli uffici regionali del Dipartimento Politiche Agricole e all’Assessore di competenza, Carmine Cicala, per il supporto e la partecipazione alla recente presentazione della Rete Città del Pane e del Grano.
L’Associazione attende ora gli esiti della valutazione e selezione che verrà effettuata dal Ministero dell’Agricoltura.
Il Decreto Ministeriale sui nuovi PAT è atteso tra febbraio e maggio 2026.
L’eventuale riconoscimento rappresenterebbe un omaggio significativo per Matera che si appresta a festeggiare, proprio l’anno prossimo, il titolo di Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, e lo fa attraverso una suggestione gastronomica e identitaria di un prodotto da forno come il Tarallo dell’Immacolata.
Le sue analogie con altre preparazioni festive e religiose del Mediterraneo, come ad esempio il Ficățel in alcune tradizioni rumene o altri pani votivi della sponda adriatica, sottolineano il ruolo del cibo come ponte tra culture e storie millenarie.
Si confida in un esito positivo che possa celebrare e tutelare l’identità alimentare di Matera.
Si allegano immagini rappresentative e Domanda di candidatura a P.A.T. del Tarallo dell’Immacolata di Matera.
























