“Per la prima volta, la nostra ‘Festa della Bruna’ viene presentata al Quirinale come esempio nazionale di patrimonio immateriale vivente, capace di unire identità, arte, innovazione, educazione e dialogo tra culture.
E per questo chiediamo che venga riconosciuto il percorso di responsabilità e maturità che la nostra città ha intrapreso“.
Così all’ANSA il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, Bruno Caiella, che ha annunciato la presentazione della candidatura della Festa della Bruna di Matera per l’ottenimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Lo stesso ha spiegato:
“La Festa della Bruna è un patrimonio spirituale, artistico e civile che ogni generazione ha scelto di proteggere e tramandare.
È questo che abbiamo voluto raccontare nel dossier che invieremo alla Presidenza della Repubblica: Matera non ripete un rito, ma rinnova ogni anno una conoscenza antica, unita alla fede cristiana, che trova forza nel gesto più semplice e coraggioso della nostra comunità, ovvero creare bellezza e consegnarla al futuro.
Stiamo affermando che Matera sa custodire i suoi simboli senza trasformarli in spettacolo, sa innovare senza snaturarsi, sa dialogare con il mondo senza perdere la propria autenticità.
È un impegno grande, che riguarda tutti noi. Il cammino che stiamo percorrendo è un nuovo modo di raccontare l’Italia attraverso ciò che ha di più prezioso, ciò che non si può comprare né imitare altrove: la cultura che diventa identità, e l’identità che diventa futuro.
Se saremo uniti la Festa della Bruna non sarà solo una tradizione riconosciuta, ma un modello, un punto di riferimento, un’eredità che il Paese potrà guardare come esempio di civiltà, fede e rigenerazione”.





















