Matera, niente lezioni e 14 classi trasferite: ecco cosa sta succedendo in questa scuola

Saranno trasferite temporaneamente in altri due plessi della città, le 14 classi (11 medie e 3 della primaria) dell’istituto di piazza degli Olmi, dove la dirigente ha dovuto sospendere le lezioni, per problemi legati all’impianto di riscaldamento dei locali.

E’ quanto emerso stamane, all’esito di un sopralluogo congiunto del sindaco, Domenico Bennardi, con i dirigenti dei plessi scolastici coinvolti.

Si è, infatti, concordato di traferire 8 classi della media nell’istituto di via Marconi ed altre tre in quello di via Greco, dove andranno anche le tre classi della primaria.

Tutto si è potuto pianificare grazie alla grande collaborazione istituzionale tra i dirigenti delle tre scuole.

Il sindaco Bennardi, da oggi ha collocato il suo ufficio in via Greco, per poter offrire il proprio supporto e monitorare la situazione fino al ripristino del servizio didattico, rimanendo a disposizione della stessa comunità scolastica.

Spiega Bennardi:

“Il disservizio a piazza degli Olmi è dovuto a problemi di natura burocratica e formale, che contiamo di superare entro un paio di settimane, salvo ulteriori imprevisti.

Il trasferimento avverrà da venerdì, grazie all’impegno di operai del Comune, che dovranno allestire le classi trasferendo nei due plessi interessati ben 110 banchi, poiché le aule sono riscaldate ma non arredate.

Per questa ragione, ho ritenuto opportuno trasferire il mio ufficio in via Greco, al fine di monitorare l’andamento dei lavori.

Contiamo di ultimare il tutto entro venerdì, o al massimo lunedì prossimo, per la rapida ripresa delle lezioni in piena sicurezza”.

Da domani, il servizio di refezione scolastica nel plesso di via Greco sarà garantito mediante pasti sigillati dalla ditta “Ladisa”, non potendo il gestore disporre dei consueti locali dotati di acqua e servizi per la somministrazione, poiché occupati dagli scolari ospiti.

Prosegue il sindaco Bennardi:

“Gli impianti di riscaldamento in quasi tutte le scuole cittadine sono piuttosto vetustie necessitano in molti casi di interventi radicali di sostituzione, dunque di notevoli risorse economiche da investire, che stiamo cercando di pianificare.

Di sicuro, se negli ultimi 30 anni si fosse avviato un monitoraggio strutturale dell’impiantistica scolastica, oggi non ci troveremmo di fronte a tutte queste emergenze, anche di natura burocratica ed autorizzativa.

Infine, c’è lo stato di oggettiva difficoltà in cui si trova da tempo l’ufficio Opere pubbliche dell’ente, con un dirigente dimissionario che sarà sostituito dal vincitore di concorso solo a partire da domani, e misure giudiziarie interdittive che hanno allontanato risorse umane risolutive e determinanti in situazioni emergenziali come queste”.