Matera: il MiniBasket in Piazza celebra l’ospitalità delle famiglie! In tanti pronti ad aprire le porte delle proprie case per ospitare i minicestisti

Il MiniBasket in Piazza regala ogni anno tante esperienze e grandi novità per la popolazione dei minicestisti di ogni angolo del mondo, ma anche per le famiglie materane è una grande prova di ospitalità e accoglienza.

Una delle caratteristiche dell’evento organizzato dalla Pielle Matera è proprio l’impegno, da parte delle famiglie degli atleti della società, ad ospitare uno o più atleti provenienti da ogni parte d’Italia e anche del mondo.

Ospitare è un termine così comune quanto aulico per ogni essere umano e, aprire le porte della propria casa ad un giovane ragazzo proveniente da Roma, Padova, Milano, piuttosto che da Caracas (Venezuela) o Gerusalemme (Palestina).

Una sfida alla logistica dell’ospitalità, con 48 squadre che inonderanno Matera e i paesi limitrofi coinvolti come Nova Siri (Matera), Santeramo in Colle, Cassano delle Murge, Bitonto, Corato, Bitritto e Molfetta (Bari) tra la sera del 14 e la mattina del 15 giugno prossimi.

Una vera invasione di colori, suoni, lingue e abitudini, da coordinare e raccogliere attorno al gioco del basket.

Come farlo?

Da sempre la Pielle Matera ha coinvolto in questi oltre 30 anni di attività, anche tantissime famiglie degli atleti materani.

E la risposta è sempre stata pronta, precisa e attenta, con una disponibilità partecipata e sentita da parte di tutti i genitori. Come l’esperienza della famiglia Nicoletti, che dopo l’esperienza dello scorso anno per il primo figlio-atleta, ripeterà l’avventura con il secondo figlio. “Sarà la seconda volta per noi – spiega Marco Nicoletti –.

Lo scorso anno per il figlio maggiore Michele e quest’anno per il secondo, Francesco, che non vedeva l’ora di ospitare a sua volta.

I ragazzi hanno apprezzato questa nostra disponibilità e hanno avuto modo di crescere e conoscere una realtà diversa, diverse abitudini e modi di fare. Poi abbiamo avuto da noi un ragazzo di Padova lo scorso anno, che arriva da una realtà altamente competitiva, che si allena tutti i giorni. Tecnicamente preparato e molto educato.

È stato bello per loro confrontarsi”. La logistica e gli spostamenti non sono sempre facilissimi. “Dobbiamo essere onesti, tra lavoro e impegni, doversi dedicare per una settimana a questo impegno non è facile – continua papà Nicoletti –. Ma, allo stesso tempo, posso dire quanto davvero ci sia una grande collaborazione tra le famiglie materane nell’organizzazione degli spostamenti e rispetto agli impegni dei ragazzi.

Poi la Pielle è brava ad organizzare eventi che ci permettono di organizzare la vita dei ragazzi in questa settimana, rendendo più semplice il nostro compito. Sicuramente lo scambio è una bella avventura e permettere a tutti i protagonisti di crescere, non solo ai ragazzi”. Poi, il bello dell’accoglienza.

“Durante le feste è stato bello ricevere gli auguri da parte dei genitori del ragazzo che abbiamo ospitato, loro si sono detti sempre molto riconoscenti per quanto fatto in quella settimana per il loro figlio e noi abbiamo apprezzato molto il loro interesse”.

Uno scambio che non coinvolge solamente i ragazzi, dunque. Ne è certa anche Sara Peragine, mamma di Davide, alla sua prima esperienza. “Sarà la prima volta per noi, ed è un’esperienza fortemente voluta da mio figlio. C’è un po’ d’ansia per l’ospite che arriverà, ma sappiamo di poter essere all’altezza.

Forse solamente con un ragazzo che non parla la nostra lingua potremmo avere difficoltà, ma siamo pronti a superarle. Poi si sa, i bambini sono più bravi di noi adulti e sicuramente vivremo una settimana bellissima.

Abbiamo già visto il fitto calendario che proporrà la Pielle per la settimana del torneo e ci siamo anche organizzati lavorativamente con mio marito.

Poi, ciò che avremmo fatto per nostro figlio Davide, potremo farlo anche per il nostro ospite, quindi credo che sarà un’avventura bellissima – conclude Sara Peragine –. Ciò che mi aspetto è un’amicizia in più per mio figlio e un’esperienza indimenticabile per entrambi i ragazzi”.