Lavori Parchi della Murgia materana: un Protocollo per “evitare si tramutino in un ulteriore danno”. I dettagli

Il Comitato “Sassi” di Matera ha inviato un protocollo d’indirizzo in merito alla gestione del parco della preistoria e della civiltà rupestre (Murgia Timone) e del parco della Civiltà contadina a Casalnuovo:

  • all’Ente Parco della Murgia Materana;
  • al Sindaco di Matera, Domenico Bennardi;
  • all’Assessore ai Lavori Pubblici, Graziella Corti;
  • all’Assessore alla Cultura e Sassi, Tiziana D’Oppido.

In un comunicato si precisa:

“Il Comitato Sassi, secondo quanto annunciato nel comunicato Stampa dell’11 febbraio scorso, ha proceduto a redigere il ‘Protocollo d’Indirizzo’ che segue.

Il Protocollo vuole costituire un contributo di cittadinanza attiva agli Organi di governo del territorio, ed all’Ente Parco Murgia Materana in particolare, per evitare che le opere eseguite a Murgia Timone, che incrementano l’accessibilità a siti a delicatissimo equilibrio naturalistico-storico-culturale, e che il Comitato non condivide, si tramutino in un ulteriore danno ‘da accessibilità incontrollata’.

Soprattutto quando riprenderanno i notevoli afflussi del turismo culturale materano.

Il Protocollo vuole inoltre richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale, sulla necessità di affidare ad un Comitato Scientifico, l’indirizzo e la regia culturale della realizzazione del Parco della Civiltà Contadina a Casalnuovo.

1. SEMPLIFICAZIONE E CONOSCIIBILITA’ DELLE REGOLE VIGENTI

a. Mettere a fuoco – tra le tante norme nazionali, regionali, regolamentari e tecniche, spesso anche sovrapposte, che disciplinano la gestione, l’utilizzo dell’area e le sanzioni per la mancata loro osservanza – le regole più importanti, semplificandone il contenuto;

b. Rendere immediata la conoscibilità delle regole semplificate e delle sanzioni, utilizzando il portale/web dell’Ente Parco, cartelli da porre davanti agli accessi, brochures, media, e diffondendo i testi nelle scuole e nelle agenzie turistiche.

2. INDIRIZZI DI ACCESSIBILITA’:

a. VEICOLARE: limitare e/o regolamentare gli accessi veicolari fino alle aree di parcheggio individuate, con eventuale chiusura totale (da Jazzo Gattini) nei giorni di particolare afflusso turistico;

b. PEDONALE:

i. regolamentare gli accessi liberi (ad eccezione di quelli escursionistici) fino al Belvedere di Murgia Timone, e le chiese di S. Falcione e Madonna delle Tre Porte.

ii. vietare l’accesso libero sui sentieri di versante (compresi quelli di recente “potenziati”, e la “passerella” sulla Gravina), ed al Villaggio Trincerato.

iii. I sentieri pedonali non devono essere accessibili per le mountain bike, che devono invece seguire percorsi appositamente segnalati.

c. ESCURSIONISTICO:

i. consentire esclusivamente le escursioni accompagnate dalle “Guide del Parco”, e/o Guide autorizzate previa prenotazione obbligatoria (da facilitare tramite portale/web del Parco); con partenze sia dai Sassi (S. Lucia alla Civita), che da Murgia Timone (Jazzo Gattini);

ii. applicare il “Regolamento per le Escursioni nel Parco”, già vigente, semplificandone i contenuti ai fini di una più diffusa conoscibilità, come si è detto, e con le limitazioni di cui sopra.

3. INDIRIZZI DI GESTIONE DELLE VISITE E/O ESCURSIONI

a. applicare il “Regolamento per le Escursioni nel Parco”; controllandone il rispetto;

b. utilizzare il portale/web dell’Ente per le prenotazioni e il pagamento del biglietto;

c. prevedere facilitazioni e/o accesso gratuito ai cittadini materani.

4. INDIRIZZI PER LA VIGILANZA

a. Installare telecamere sugli accessi e sui luoghi di maggiore interesse storico/artistico/ambientale

b. In conformità alla Legge Regionale 21/2000 che istituisce il servizio volontario di vigilanza ambientale, organizzare presidi di controllo ai monitor connessi alle telecamere, attivando altresì il collegamento con i presidi di Polizia

PARCO DELLA CIVILTA’ CONTADINA (CASALNUOVO)

a. aprire il dibattito con la comunità materana su “tipologia” e “racconto”, e consentire il monitoraggio continuo del procedere dei lavori e/o degli allestimenti;

b. costituire un “Comitato Scientifico”, in collaborazione con SIMBDEA (Società Italiana per la museografia ed i beni demoetnoantropologici);

c. valutare insieme al Comitato Scientifico la tipologia museale prevista dai lavori appaltati, ed il “racconto” della “civiltà contadina” che essi prevedono;

d. richiedere al Comitato Scientifico una proposta di definizione complessiva del “Museo DEA” (istituzione culturale e scientifica), del quale il Parco in attuazione possa, anche con eventuali modifiche/integrazioni, diventare una “componente divulgativa”;

e. organizzare per tempo una proposta di gestione del Museo e del Parco, da inquadrare in risorse finanziarie europee per la cultura ed il turismo sostenibile”.