“Crisi idrica: nelle dighe lucane mancano 18 milioni di metri cubi d’acqua“.
É quanto denunciato dal Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani.
Scrivono in un comunicato stampa:
“I dati diffusi da Acque del Sud e riportati dalla stampa parlano chiaro: nelle dighe della Basilicata ci sono oggi 18 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto allo stesso periodo del 2024.
Un quadro che conferma la gravità della crisi idrica e l’urgenza di una risposta politica adeguata.
Alcuni invasi, come Monte Cotugno (-19 milioni di mc) e Pertusillo (-21 milioni di mc), registrano cali drammatici.
Altri, come San Giugliano, Camastra e Conza, mostrano incrementi, ma non sufficienti a compensare il deficit complessivo.
Questi numeri dimostrano due cose:
1. La gestione ordinaria non basta più.
La Basilicata ha bisogno dello stato di emergenza e della nomina di un commissario straordinario esterno, con poteri chiari e tempi certi.
2.Servono dati ufficiali, trasparenti e verificabili.
Non si può governare una crisi idrica con annunci o sensazioni.
Senza un monitoraggio serio e costante, ogni anno ci ritroveremo nella stessa condizione, aggravata dal cambiamento climatico.
Noi non siamo una forza politica.
Ma come cittadini e agricoltori, figli di questa terra, sentiamo il dovere di richiamare tutti alla responsabilità.
Ci auguriamo che quanto sta accadendo fosse stato previsto e inserito in scenari già valutati ai tavoli istituzionali: se così fosse, significa che esiste almeno una pianificazione.
Se invece questa crisi non era stata messa in conto, il quadro diventa ancora più grave, perché dimostra la mancanza di analisi e di strumenti previsionali.
In qualunque impresa seria, la prevenzione del rischio e la pianificazione strategica non sono un optional: sono la base della governance.
Lo stesso deve valere per la Basilicata.
Per questo lanciamo un appello al Presidente Bardi e al Presidente Pittella: prima che la situazione diventi irreversibile, riunitevi e agite con responsabilità.
Non c’è più tempo per rinvii.
Come Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani, ribadiamo che non è solo un problema agricolo: è una questione che riguarda la sopravvivenza delle comunità, la tenuta economica e sociale della Basilicata.
È il tempo della responsabilità e della chiarezza.
La conclusione è una sola: ora servono i fatti”.