Basilicata, “siamo preoccupate: la nostra Regione rischia di diventare uno dei principali siti di smaltimento delle scorie radioattive italiane”. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa ad opera di Viviana Verri e Alessia Araneo (Consigliere regionali M5S Basilicata).

Scrivono Verri e Araneo:

“Siamo profondamente preoccupate per il Disegno di Legge approvato il 28 Febbraio 2025, che delega il Governo a legiferare in materia di energia nucleare cosiddetta “sostenibile”.

Il testo, attualmente all’esame della Conferenza Unificata Stato-Regioni, prevede nuove centrali nucleari (tra 100 e 300 MW), impianti per la fabbricazione e il riprocessamento del combustibile, depositi temporanei e strutture definitive per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Una prospettiva che riteniamo inaccettabile, soprattutto per la Basilicata, già sede dell’impianto della Trisaia di Rotondella, al centro di complesse attività di bonifica.

La nostra regione rischia di diventare uno dei principali siti di smaltimento delle scorie radioattive italiane.

Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione urgente al governo regionale per conoscere la sua posizione e per chiedere che si esprima con fermezza contro qualsiasi ipotesi di impianto nucleare sul nostro territorio.

Secondo uno studio pubblicato su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), i nuovi reattori produrrebbero fino a 30 volte più rifiuti radioattivi rispetto a quelli oggi in funzione.

Inoltre, secondo il World Energy Outlook 2024 dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, il costo medio di generazione elettrica per il nucleare in Europa è di circa 170 dollari/MWh, contro i 50 del solare fotovoltaico, i 60 dell’eolico onshore e i 70 dell’eolico offshore.

Parlare di “nucleare sostenibile” è dunque fuorviante: si tratta di un’opzione costosa, lenta, rischiosa, e priva di soluzioni definitive per lo smaltimento delle scorie.

A ciò si aggiunge la mancanza di una chiara strategia sul nucleare da parte del Governo nazionale, alla luce delle ultime dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin che ripropone come soluzione per lo stoccaggio dei rifiuti il deposito geologico, ipotesi contro la quale questa regione si è già battuta con la marcia dei centomila nel 2003 a Scanzano Jonico e che, oggi più che mai, respingiamo con altrettanta fermezza.

La crisi climatica in corso richiede investimenti immediati nelle energie rinnovabili e sostenibili.

Dobbiamo concentrare le nostre risorse sulla ricerca, sull’innovazione e sulla transizione ecologica, abbandonando definitivamente le tecnologie del passato.

In più, la Basilicata è terra che ha già dato e che continua a dare in termini di risorse; è terra da cui si è sempre estratto valore, è tempo di crearlo a beneficio di tutta la comunità.

Chiediamo al Governo regionale di prendere una posizione chiara e netta contro ogni forma di nucleare e di impegnarsi concretamente per un futuro energetico 100% rinnovabile.

Il benessere del nostro territorio e la salute delle future generazioni non sono più negoziabili”.