Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consigliere regionale, Antonio Bochicchio:
“La relazione sullo stato di attuazione del PNRR nel secondo semestre del 2024, approvata con delibera n. 254 dalla Giunta regionale della Basilicata lo scorso 8 maggio, ci restituisce un quadro preciso dello stato di implementazione della misura messa a disposizione del nostro Paese dall’Unione Europea a seguito della pandemia da covid-19.
Dall’analisi dei dati messi a disposizione dalla Regione Basilicata si evince che i comuni lucani piccoli e medi dimostrano più vivacità rispetto a quelli più grandi.
Infatti, al netto dei comuni che hanno visto finanziati singoli progetti che prevedono grandi investimenti, sono tantissime le municipalità al di sotto dei 5000 abitanti che hanno un rapporto fondi PNRR/n. abitanti superiore a 1.000 euro per abitante, mentre si nota che i comuni oltre i 10.000 abitanti, ad esclusione del comune di Rionero, sono tutti al di sotto di 1.000 euro investiti per abitante.
Ovviamente questi dati sono indicativi del periodo preso a riferimento e non ci forniscono ancora un quadro generale sul totale degli investimenti che singoli comuni hanno previsto e per i quali sono in itinere le procedure per la realizzazione delle opere e/o servizi.
Però, sicuramente ci danno un’indicazione su come, a differenza di quanto tutti pensavamo, i comuni più piccoli, nonostante le difficoltà legate ad una scarsa dotazione di personale si muovono più velocemente dei comuni meglio strutturati dal punto di vista organizzativo.
Va, dunque, dato atto della loro passione ed attaccamento al loro territorio, ai tantissimi amministratori dei piccoli e medi comuni lucani che, spesso oltre a svolgere il ruolo per il quale sono stati eletti svolgono anche quelle attività amministrative che dovrebbero svolgere i dipendenti comunali che non hanno in organico.
Questa è la dimostrazione che i fondi messi a disposizione degli enti servono a poco se non sono accompagnati da entusiasmo e passione.
Il PNRR è un’occasione irripetibile per invertire una parabola negativa che vuole il nostro territorio, così come tutte le aree interne del sud Italia, sempre più povero di risorse, di servizi e soprattutto di cittadini.
Il PNRR rappresenta una sfida impegnativa, che molti non hanno ancora raccolto, ma che potrebbe ridisegnare in modo significativo il sistema dei servizi pubblici e il tessuto produttivo e sociale del nostro territorio”.