Matera, dal Convegno “Donne Palestinesi” nasce una speranza potente: “che la ricostruzione parta dalle loro storie di resistenza, dignità e futuro, nonostante le atrocità subite”. I dettagli

“Un grazie di cuore a tutte e tutti coloro che hanno partecipato al convegno “Donne Palestinesi”: relatrici, relatori e un pubblico attento e partecipe.

Matera sa da che parte stare.

Le parole di Amal ci hanno profondamente commosso ma ieri è emersa anche una speranza potente: quella di una ricostruzione che parta dalle donne palestinesi, dalle loro storie di resistenza, dignità e futuro, nonostante le atrocità subite.

Ma abbiamo anche compreso che non ci sarà pace senza giustizia.

Sono passati due anni, e le armi dovevano tacere molto prima.

Oggi non è il tempo di prendersi meriti per una tregua delle armi, ma di riconoscere responsabilità, ricordare i veti, le complicità e i silenzi di molti governi, compreso il nostro, che hanno reso possibile o inevitabile un genocidio.

Il cessate il fuoco non basta: pace significa autodeterminazione, verità, libertà e responsabilità.

Perché, come scrive Ascanio Celestini:

“Senza un processo, non finisce la guerra.”

Per questo non è il momento di fermarsi: occorre restare nelle piazze e difendere il diritto internazionale e la giustizia dei popoli”. 

Così scrive il Consigliere comunale Domenico Bennardi.

Ecco le foto dell’incontro.