Con una larga partecipazione delle scuole della Basilicata si chiude la prima edizione del concorso “Adotta un canto, scopri una tradizione” bandito con l’intento di sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di canti e suoni dotati di una loro peculiare identità, irriducibili ad altre espressioni musicali: suoni e canti intrecciati, peraltro, alla storia delle comunità di appartenenza al punto da costituire un veicolo privilegiato per un recupero consapevole del proprio passato culturale.
Cinque le scuole della regione giunte in finale che si contenderanno riconoscimenti e premi:
- l’Istituto “G. Pascoli” di Matera,
- l’Istituto Omnicomprensivo di Tricarico,
- l’Istituto “Pitagora” di Bernalda,
- l’Istituto Sinisgalli di Senise,
- San Costantino Albanese, sezione distaccata dell’Istituto Comprensivo “Nicola Sole” di Senise.
Due i volumi sui quali gli allievi di queste scuole si sono misurati, vale a dire Nel paese dei cupa cupa.
Suoni e immagini della tradizione lucana che, a firma di Nicola Scaldaferri e Stefano Vaja, costituisce la più ampia rappresentazione delle musiche popolari della Basilicata che sia mai stata realizzata e “Lule sheshi/Fiori di prato” che, a firma ancora di Nicola Scaldaferri ma assieme a Alexandra Nikolskaya, si configura come un’immersione nella cultura arberesh attraverso un sentito omaggio alla figura di Enza Scutari, poetessa e scrittrice che, peraltro, ha a lungo esercitato la sua azione didattica come maestra proprio a San Costantino Albanese.
Ogni istituto ha ricevuto un numero di copie del volume prescelto pari al numero di studenti interessati, chiamati a realizzare una recensione, individuale o collettiva, o anche una personale rielaborazione di un canto o di un repertorio al fine di acquisire una maggiore familiarità con i suoni, ritmi e canti radicati nella trazione.
In ogni istituto è stato poi individuato un tutor che ha coordinato le azioni degli studenti con risultati largamente soddisfacenti che hanno superato anche le attese più ottimistiche dato che, in ognuno dei cinque istituti, non sono mancate anche personali rielaborazioni di questi canti, evidenziando una grande familiarità con le pratiche musicale grazie anche all’assistenza fornita loro dai docenti-tutor.
La cerimonia finale, con la designazione dei vincitori, si terrà a San Costantino Albanese, il 31 maggio, alle ore 10,30, con l’assegnazione anche dei premi, rispettivamente, di 1500, 1000 e 500 euro per i tre migliori elaborati.
Alla cerimonia finale, oltre ai dirigenti e tutor dei cinque istituti con i rispettivi studenti, prenderà parte anche Nicola Scaldaferri, docente dell’università di Milano oltre che autore dei due libri dati in adozione, e in rappresentanza degli enti promotori, Renato Iannibelli, sindaco di San Costantino Albanese, e Domenico Ferraro, presidente dell’associazione Altrosud, che segue queste iniziative anche come docente dell’università di Roma-Tor Vergata.
Il concorso Adotta un canto, scopri una tradizione, è infatti parte significativa e qualificante di un più ambizioso progetto, Il Borgo dei suoni, che, finanziato dalla Regione Basilicata, è promosso dal comune di San Costantino Albanese in collaborazione con partner di grande rilievo, come l’editore Squilibri, il Club Tenco, Altipiani eventi e turismo e l’associazione culturale Altrosud che insieme stanno realizzando un articolato programma di iniziative che prevede, tra l’altro, una Scuola internazionale di etnografia audiovisuale d’intesa con l’Università di Milano e di Manchester, un Archivio Sonoro Arbëresh, un ciclo di incontri con autori di grande prestigio sul piano culturale, nonché un festival, Suoni di minoranza, sulle espressioni musicali delle minoranze linguistiche italiane, del quale si è già tenuta la prima edizione.