Matera Fiction: ieri chiusura in musica con un omaggio a questo grande Maestro. Ecco tutti premiati

Il concerto “Omaggio a Nino Rota” con la direzione dell’orchestra affidata a Paolo Vivaldi al teatro Guerrieri di Matera ha concluso la terza edizione di Matera Fiction, il festival sulla serialità televisiva che si propone di far conoscere i temi e le tendenze produttive più praticate dalla fiction internazionale incontrando i professionisti coinvolti nella produzione.

La serata finale è iniziata con la consegna dei premi:

  • miglior serie straniera per Ragoyj (Tunisia), migliore serie italiana: L’arte della gioia;
  • premio speciale alla carriera per la serialità ad Abraham Murray,
  • migliore docu-serie Italian Cinematograpghers per I maestri della luce, Greta Ferro per Il Turco, Pierluigi Gigante per Acab la serie, Uccio De Santis per Mudù.

Dopo la consegna dei premi si è svolta conversazione con il premio Oscar Abraham Murray, in dialogo con Barbara Tarricone.

Abraham Murray è stato diretto da Giuliano Montaldo nella mini-serie Marco Polo, da Brian De Palma in Scarface e soprattutto da Milos Forman in Amadeus: la sua celebratissima interpretazione di Antonio Salieri, “antagonista” del genio Mozart, gli vale nel 1985 il premio Oscar come miglior attore protagonista.

Abraham ha partecipato nel 1986 alla ricca produzione europea “Il nome della rosa” (tratta dall’omonimo bestseller di Umberto Eco) dove, diretto da Jean-Jacques Annaud, ha interpretato il ruolo di Bernardo Gui, è stato inoltre scelto per il film “La dea dell’amore” di Woody Allen e il film “Riccardo III – Un uomo, un re” di Al Pacino.

Il tema dell’edizione di quest’anno del Festival, diretto da Giuseppe Papasso, è stato, “Mediterraneo”, una scelta nata dall’urgenza di mettere al centro il dialogo autentico con le comunità culturali del mediterraneo, che a livello artistico mostrano grandi cambiamenti sia nel cinema che nelle serie tv.

La nuova serialità non esita ad affrontare temi scomodi, fronteggiando le contraddizioni del presente puntando ad un futuro migliore.

La scelta di questo tema è motivata anche dalla notizia che Matera e Tetouan (Marocco) sono state ufficialmente proclamate Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2026, un riconoscimento istituito dall’Unione per il Mediterraneo (UfM) e dalla Fondazione Anna Lindh.

Una rete di partner importante, fondamentale per costruire un programma culturale ambizioso, capace di coinvolgere artisti e produzioni per un dialogo culturale tra Matera e il Mediterraneo.