Matera, cittadinanza onoraria: proposte tre alternative a Mel Gibson. Ecco i nomi

In merito alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria di Matera a Mel Gibson, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Domenico Bennardi, durante la seduta della Commissione Cultura del 23 Settembre, ha indicato tre nominativi alternativi.

Bennardi ha riconosciuto il ruolo che The Passion ha avuto nella proiezione internazionale della città, pur sottolineando che è Matera, con il suo paesaggio e il suo fascino, ad aver reso grande il film e non il contrario.

Un fascino già celebrato da registi come Pasolini, Rosi, Tornatore e molti altri.

Ha inoltre ricordato le ombre legate alla figura di Gibson, ribadendo che il conferimento della cittadinanza onoraria debba essere ponderato e, se approvato, accompagnato da riconoscimenti a personalità che incarnino soprattutto in questo momento, valori di pace, solidarietà e diritti umani.

Il primo nome proposto da Bennardi è Francesca Albanese, giurista italiana e Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, prima donna italiana a ricoprire questo incarico.

Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, dà voce a popolazioni colpite da conflitti e promuove giustizia e dignità, facendone una figura simbolo di coraggio civile e indipendenza intellettuale.

Il secondo è Marco Rodari, conosciuto come “Il Pimpa“, clown ed educatore che porta sorrisi e speranza ai bambini in aree di guerra come Siria, Iraq, Gaza e Ucraina.

Fondatore dell’associazione “Per far Sorridere il Cielo” e Cavaliere al Merito della Repubblica, ha rafforzato il legame con Matera in occasione delle Giornate della Meraviglia, testimoniando il valore della gioia e del gioco come strumenti di inclusione e resilienza.

Il terzo è Giorgio Antezza, 59 anni, originario di Matera e oggi residente a Barzanò, che convive con la SLA.

Nel 2024 ha potuto realizzare il sogno di tornare tra i Sassi grazie a una speciale carrozzina joëlette e al sostegno di cittadini, volontari e dell’associazione Con Cuore Impavido.

La sua storia, raccontata anche dall’AISLA, ha avuto risonanza nazionale e rappresenta un messaggio di forza, inclusione e comunità.

Secondo Bennardi, proporre figure come Albanese, Rodari e Antezza accanto a Gibson significa offrire di Matera un’immagine autentica: non solo set cinematografico, ma città viva, capace di unire bellezza, coscienza civile e impegno per i diritti umani.

Infine, l’ex sindaco ha richiamato l’attenzione sui risvolti occupazionali di una produzione come quella del film Resurrezione, sollecitando l’assessore alla Cultura e Cinema Simona Orsi nel adoperarsi in tutti i modi per garantire, attraverso il confronto con Lucania Film Commission e Regione Basilicata, che le riprese di questo film restino a Matera, il suo set naturale e originale, evitando ipotesi di spostamento in altre regioni che penalizzerebbero maestranze e professionisti del settore cinematografico locale.