Crisi idrica in Basilicata: “le aziende agricole continuano a lavorare senza garanzie, senza pianificazione e senza dati ufficiali”. La richiesta urgente

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani.

Ecco quanto riportato:

“In un momento in cui l’attenzione pubblica si disperde e la politica sembra concentrata più sulle inaugurazioni che sulle soluzioni, il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani conferma con fermezza la propria presenza e rilancia le proprie richieste.

La crisi idrica non si ferma a Ferragosto, e noi nemmeno.

Servono decisioni straordinarie e responsabilità chiare.

È il momento di dichiarare lo stato di emergenza e nominare un commissario tecnico esterno, indipendente e competente.

Perché?

Perché non si può affrontare una crisi di queste dimensioni con strumenti ordinari.

Gli invasi strategici come il Pertusillo e Monte Cotugno si attestano su livelli già critici, mentre le aziende agricole continuano a lavorare senza garanzie, senza pianificazione e senza dati ufficiali.

Il ripristino dell’Adduttore di San Giuliano è un intervento atteso e positivo, ma non può essere venduto come la soluzione definitiva a un problema che riguarda l’intera Basilicata.

L’acqua sta finendo e la governance idrica va ripensata: non possiamo passare, in pochi anni, dall’essere padroni di una risorsa a non riuscire nemmeno a garantirla a chi la trasforma in valore economico.

Non vogliamo nemmeno immaginare cosa accadrebbe se, malauguratamente, non dovesse piovere.

L’impressione – e speriamo di essere smentiti – è che si stia procedendo senza dati certi, affidandosi a percezioni.

Ma un’emergenza non si governa con percezioni: servono numeri, modelli previsionali e decisioni fondate su evidenze concrete.

Per affrontare l’emergenza servono quattro azioni immediate e coordinate:

1. Dichiarare lo stato di emergenza per attivare procedure e fondi straordinari.

2. Nominare un commissario straordinario esterno, con competenze tecniche e piena autonomia operativa.

3. Pubblicare dati oggettivi e aggiornati su portata, volumi e tempi di distribuzione.

4. Stabilire priorità chiare nell’uso della risorsa idrica, evitando squilibri territoriali.

I lucani, e in particolare chi vive e lavora di agricoltura, non hanno bisogno di rassicurazioni di circostanza, ma di trasparenza, piani concreti e responsabilità definite.

Una crisi si governa con metodo, non con conferenze stampa: servono disciplina, strumenti e una regia unica.

Senza questi elementi, si naviga a vista.

Ogni settimana senza decisioni e senza dati significa perdere competitività e fiducia.

Siamo certi che, se davvero si governa con metodo, già da Lunedì verranno pubblicati i dati oggettivi richiesti.

Invitiamo tutti i consiglieri regionali a farsi promotori di queste verifiche: governare significa dare certezze, non aspettare che sia il tempo a decidere per noi.

Ferragosto passerà, insieme alle foto di rito.

Ciò che resterà sarà la capacità – o l’incapacità – di trasformare questa emergenza in un cambio di passo reale.

Meno comunicati e più fatti: i comunicati portano like, i fatti portano soluzioni.

Buon Ferragosto a tutti, con l’augurio che Settembre porti non solo pioggia, ma metodo, trasparenza e decisioni.

Invitiamo tutti i lucani a farsi portavoce di questo sentimento civico: il futuro dell’acqua è il futuro della Basilicata.

Difenderlo è responsabilità di ciascuno di noi”.