Con agosto che volge al termine, anche le vacanze delle famiglie italiane stanno per concludersi, con gli studenti che si preparano all’inizio del nuovo anno scolastico.
Un periodo dell’anno in cui si concentrano le spese per il corredo scolastico che, tra libri e altri accessori, come fa sapere today, rischia di trasformarsi nell’ennesima batosta, soprattutto per i nuclei più numerosi.
Il ritorno tra i banchi è previsto per i primi giorni di settembre, con le date che, come di consueto, variano da regione a regione.
I primi a sentire il suono della campanella saranno gli alunni della provincia di Bolzano, lunedì 8 settembre, seguiti da quelli del Piemonte, Veneto e Trentino il 10 settembre, con le campanelle che nelle restanti regioni suoneranno tra il 12 e il 16.
Ma quanto dovranno spendere le famiglie italiane per il corredo scolastico dei loro figli?
Secondo le stime dell’associazione dei consumatori Adoc, le proiezioni per il 2025 mostrano un aggravio significativo dei costi dei libri di testo e del materiale necessario agli studenti. Spese che, secondo le stime, andranno a pesare, e non poco, sui bilanci familiari.
Costo | Importo (euro) |
Libri scuole medie (primo anno) | 355,23 |
Libri scuole superiori (primo anno) | 552,69 |
Kit scuola | 132,3 |
Costo totale stimato per un figlio al primo anno (2025): | |
Scuole medie (primo anno) | 487,53 |
Scuole superiori (primo anno) | 684,99 |
Il costo medio dei libri per la scuola media (primo anno) si attesta a 355,23 euro, mentre per le scuole superiori (primo anno) si prevede un costo medio di 552,69 euro.
A queste spese si aggiunge il costo del kit scuola, stimato in 132,30 euro. Considerando un singolo studente al primo anno, la spesa totale stimata per un figlio che frequenta la prima media nel 2025 raggiungerà circa 487,53 euro.
Per un figlio iscritto al primo anno di una scuola superiore nel 2025, il costo totale stimato sarà di circa 685 euro.
A queste cifre vanno aggiunti i costi per i dizionari specifici, come quelli di latino e greco, indispensabili per alcuni indirizzi di studio: si stima che un dizionario di latino possa costare tra 75 e 100 euro, mentre un dizionario di greco tra 100 e 133 euro.
L’associazione ha anche esteso i suoi calcoli a tutti e otto gli anni di scuola dell’obbligo Per la scuola media, i costi per i libri sono di 355,01 euro per il 1° anno, 157,66 euro per il 2° anno e 149,94 euro per il 3° anno, per un totale di 662,61 euro per l’intero ciclo.
Per la scuola superiore, la spesa per i libri è di 552,35 euro per il 1° anno, 232,63 euro per il 2° anno, 375,95 euro per il 3° anno, 352,80 euro per il 4° anno e 348,39 euro per il 5° anno, per un totale di 1.862,12 euro per i cinque anni. Complessivamente, la spesa totale per i soli libri di testo per 8 anni di scuola dell’obbligo è proiettata a 2.524,73 euro.
A queste cifre devono aggiungersi i costi per i dizionari e il materiale tecnico specifico di alcuni indirizzi, che possono incrementare ulteriormente l’onere per le famiglie.
Anno scolastico | Costo libri di testo (€) |
Scuola Media | |
1° anno | 355,01 |
2° anno | 157,66 |
3° anno | 149,94 |
Totale Scuola Media | 662,61 |
Scuola Superiore | |
1° anno | 552,35 |
2° anno | 232,63 |
3° anno | 375,95 |
4° anno | 352,8 |
5° anno | 348,39 |
Totale Scuola Superiore | 1.862,12 |
Totale Spesa 8 Anni | 2.524,73 |
Rincari che mettono a rischio il diritto allo studio dei giovani, come sottolineato da Anna Rea, presidente di Adoc nazionale:
“Ogni anno, con l’avvicinarsi della riapertura delle scuole, migliaia di famiglie si trovano di fronte a un’autentica stangata.
I prezzi dei libri di testo continuano a crescere, mettendo a dura prova i bilanci familiari, soprattutto quelli delle fasce meno abbienti.
Sempre più genitori sono costretti a barcamenarsi tra gruppi WhatsApp, chat di quartiere e mercatini dell’usato nel tentativo di recuperare libri scolastici usati a prezzi accessibili, pur di non svenarsi all’inizio dell’anno.
Siamo consapevoli degli sforzi compiuti da Stato, Regioni e Comuni attraverso bonus e agevolazioni, che rappresentano un tentativo di alleviare questo carico economico e garantire il diritto allo studio. Tuttavia, queste misure, seppur importanti, sono spesso insufficienti a colmare il divario e a garantire pari opportunità per tutti. Serve di più”.
“Non possiamo permettere che si creino studenti di serie A e di serie B – ha aggiunto la presidente Adoc -, dove le possibilità di ‘riuscire nella vita’ siano condizionate dalla capacità economica delle famiglie.
Tutti i ragazzi e le ragazze devono avere le stesse opportunità di formazione e crescita, indipendentemente dal reddito familiare”.