Basilicata, manca poco ai saldi estivi! Ecco cosa c’è da sapere

Si avvicina il consueto appuntamento con i saldi estivi, che prenderanno ufficialmente il via il 5 luglio.

Per l’occasione, Federconsumatori fa sapere:

“Questo appuntamento, infatti, coglie ancora i consumatori in un momento di forte difficoltà: in un contesto di rincari generalizzati, con i costi dei trasporti e dei servizi alle stelle, le famiglie adottano atteggiamenti prudenti, riducendo gli acquisti extra.

Ricorreranno alle vendite a saldo soprattutto coloro che hanno programmato gli acquisti in questo periodo, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui aveva bisogno.

La spesa prevista per i lucani si concentra tra i 100 ei 200 euro, in media 150 euro, con una buona presenza anche nella fascia alta (oltre 200 euro), e una quota ridotta di consumatori sotto i 100 euro. Ciò a riprova che i consumatori affrontano i saldi estivi con un budget medio contenuto ma non minimo.

Coloro che effettueranno acquisti a saldo lo faranno con prudenza e oculatezza: i cittadini monitoreranno i prezzi a saldo per capire la loro reale convenienza, facendo il confronto sia online che tra i negozi fisici.

Per i capi più importanti molti rimanderanno gli acquisti tra qualche giorno o settimana, nella speranza che gli sconti aumentino a saldi avanzati. Discorso a parte, invece, vale per i negozi di fascia medio-alta, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni più convenienti fin dalle prime ore di apertura.

A mantenere contenuto l’andamento delle vendite contribuisce anche il fatto che i saldi, ormai, non sono più attesi come un tempo: online e no, le promozioni sono sempre più numerose e dilazionate nel corso dell’anno.

Sono molti, inoltre, i negozi che hanno già avviato i cosiddetti pre-saldi, o vendite private, proponendo ai loro clienti più affezionati sconti in anteprima.

Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni.

I saldi possono essere una grande opportunità, basta seguire poche regole di base.

Il cambio di un articolo in saldo è obbligatorio solo in presenza di danni che vanno denunciati entro 60 giorni dall’acquisto.

In alternativa, il capo danneggiato può essere riparato oppure rimborsato.

Non c’è obbligo di consentire la prova dei capi in saldo.

Per quanto riguarda i pagamenti, è obbligatorio accettare carte di credito e favorire i pagamenti elettronici.

I capi che vanno in saldo devono essere stagionali o essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

È obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale.

In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.

Le violazioni delle norme nazionali in materia di saldi sono sanzionate con multe che possono andare da 516 a 3..098 euro.

Le violazioni possono essere: merce in saldo senza cartellino del prezzo, dove deve essere indicato il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo finale;

saldi fuori dal periodo;

mancata separazione dei prodotti in saldo da quelli a prezzo pieno;

indicazioni obbligatorie poco visibili, che potrebbero ingannare il consumatore”.