“Sono notevoli e crescenti le difficoltà nelle trattazioni delle istruttorie dei riconoscimenti delle malattie professionali in agricoltura, nonché sulla gestione del contenzioso amministrativo”.
È quanto emerge dal lavoro quotidiano della Coldiretti Basilicata e del patronato Epaca, da sempre attivi nell’assistenza ai lavoratori appartenenti non solo al settore agricolo, che evidenziano un numero sempre maggiore di pratiche bloccate in attesa di prima definizione, e respinte in maniera ingiustificata da parte di Inail, l’ente preposto alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
Le criticità sono state trattate nel corso dell’incontro promosso dalla Direzione Regionale Inail a cui ha partecipato Epaca che ha rilanciato la richiesta di dare applicazione sulle sedi al nuovo protocollo d’intesa siglato a livello centrale tra Inail e Patronati.
Coldiretti Basilicata spiega:
“Spetta a Inail la valutazione propedeutica al riconoscimento di una patologia ‘tabellata’ collegata al lavoro eppure sono sempre più numerosi i casi di rigetto, con descrizioni generiche e senza possibilità di confronto in sede collegiale.
A livello di svolgimento delle sedute di collegiale si segnala una situazione di stallo assoluto sulla sede territoriale di Matera, e minimamente espletata sul quella provinciale di Potenza.
Una situazione che penalizza lavoratori autonomi agricoli in regola con i contributi e che, nell’ambito di attività lecite e documentate, vedono compromesso il diritto a una tutela piena e tempestiva”.
Insieme agli infortuni, le malattie professionali rappresentano una realtà concreta e in continua crescita, alla quale Epaca risponde con un impegno strutturato: dalla gestione delle pratiche all’assistenza personalizzata, fino alla promozione di una campagna nazionale di prevenzione, informazione e approfondimento dei fattori di rischio specifici del settore agricolo.
L’attività del patronato si concentra non solo sulla tutela post-evento, ma anche sulla ricerca e promozione della salute nei luoghi di lavoro, rafforzando la consapevolezza e la protezione dei lavoratori.
Coldiretti conclude:
“È fondamentale garantire un percorso chiaro e accessibile per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, in particolare in un settore come l’agricoltura, dove la fatica e l’esposizione ai rischi meritano attenzione e rispetto.
La struttura di Coldiretti e del patronato Epaca quindi porranno in atto tutti gli strumenti idonei alla tutela dei diritti dei lavoratori patrocinati, oltre a quanto già in atto sulla presentazione delle cause legali per ogni pratica.
Ciò rappresenta una condizione che non garantisce i diritti e le tutele dei lavoratori ma appesantisce la pubblica amministrazione, implicata a definire in fase giudiziaria prestazioni che definibili in via amministrativa”.