La Basilicata compie un passo importante nella battaglia contro le dispersioni idriche.
Come preannunciato in Consiglio regionale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nelle scorse ore ha autorizzato un pacchetto finanziario di 20,2 milioni di euro a cui si aggiungono 18 milioni di stanziamenti regionali.
Ad annunciarlo, il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, durante un incontro con i referenti di Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Meridionale, Acque del Sud, Acquedotto Lucano e Consorzio di Bonifica della Basilicata, convocati per il debutto di un ufficio strategico, su questo tema.
“Da qualche giorno – ha detto Pepe – presso il Dipartimento Infrastrutture, è stato istituito l’Ufficio delle Infrastrutture idriche.
Inizia un nuovo corso.
Ci occuperemo di infrastrutture idriche a tutto tondo, di reti, di grosse infrastrutture, di invasi e per questa ragione oggi abbiamo convocato tutti i soggetti che, a vario titolo e per le rispettive competenza, operano nel settore”.
Quanto ai 38,2 milioni stanziati:
“si tratta di uno dei più consistenti investimenti mai messi a disposizione in Basilicata per il recupero dell’acqua potabile. Lavoreremo su più fronti, ma vene da sé che ridurre le perdite non è solo una questione di efficienza.
Significa proteggere una risorsa essenziale, garantire un servizio migliore ai cittadini e contribuire alla resilienza ambientale della nostra regione”.
Nello specifico, saranno realizzati interventi complessi di digitalizzazione della gestione dei flussi idrici, con la sostituzione di condotte e l’implementazione di un monitoraggio di ultima generazione per verificare in tempo reale le criticità sulle reti.
“Ma non basta – ha commentato Pepe -. Stiamo lavorando per liberare, come abbiamo detto in tempi non sospetti, lo schema idrico della Camastra non può più rimanere più isolato.
Nelle prossime settimane avremo anche degli incontri a Roma per raccogliere i risultati delle audizioni tecniche a cui abbiamo preso parte. Infine, ci sarà da programmare e progettare.
Abbiamo assunto una serie di impegni per lo sviluppo della gestione delle acque potabili, tra cui ci sono il collegamento del potabilizzatore di Masseria Romaniello con la diga di Acerenza e l’approvvigionamento per la Val Basento che non può più rimanere senza acqua, se vogliamo che quell’area abbia un futuro”.
Pepe ha poi ricordato che le operazioni di innovazione in campo idrico riguarderanno anche altri Dipartimenti regionali “con cui c’è una qualificante intesa.
Con investimenti, strategia e sinergia, la Basilicata può finalmente capitalizzare al meglio le risorse del proprio territorio”.