Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sulla Biblioteca Stigliani.
Ecco quanto riportato:
“Mentre a Trieste, la biblioteca è diventata luogo dove passare qualche ora al fresco in compagnia di un buon libro e lontano dalla calura estiva, la biblioteca T. Stigliani di Matera muore lentamente.
L’indifferenza per le sorti della biblioteca T. Stigliani di Matera da parte dell’attuale governo regionale non ha eguali, a questa si somma l’inerzia dell’Amministrazione provinciale di Matera che sta trascurando gli interventi strutturali necessari affinché il Palazzo dell’Annunziata non soffra l’usura del tempo che passa.
Di seguito si segnalano le criticità ambientali in cui sono costretti a operare quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici e che si ripercuotono inevitabilmente sugli utenti della Biblioteca “Tommaso Stigliani”:
- L’impianto di raffrescamento/ riscaldamento non è funzionante da diversi mesi, oltre ad aver sofferto il freddo durante lo scorso inverno, in questi mesi, il personale e l’utenza è costretto a lavorare/studiare in condizioni proibitive, considerate le temperature elevate che in associazione al forte tasso di umidità che trasuda dalle pareti a seguito delle infiltrazioni di acqua, superano ampiamente i limiti dell’umana tolleranza, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e del materiale librario;
- L’umidità dovuta alle infiltrazioni di acqua, che oramai caratterizza molti locali, adibiti ad uffici e sale studio, produce muffe e polveri che staccandosi dalle pareti, circolano nell’aria creando forti rischi per gli utenti, i lavoratori e soprattutto per il patrimonio librario che notoriamente è sensibile all’umidità, alle polveri e alle muffe;
- Tutto il piano terra della Biblioteca, dove sono ubicate, le sale studio adibite alla consultazione di libri e riviste anche di carattere locale, oltre a una sezione dedicata ai bambini da zero a sei anni è inagibile, perché interessato da infiltrazioni di acqua che penetrando le pareti hanno colpito le centraline e le prese elettriche, con un rischio elevato di folgorazione. Inoltre, dal pavimento oltre alle infiltrazioni, risalgono anche esalazioni fognarie, che rendono l’aria irrespirabile, con un serio problema igienico sanitario.( Circa un mese fa, l’ufficio tecnico della Provincia, sollecitato dalla Direzione della Biblioteca ad intervenire con urgenza, ha incaricato una ditta per cercare di arginare il problema delle infiltrazioni presenti al piano terra della struttura, l’intervento si è limitato ad effettuare degli scavi nel pavimento e nei muri, lasciati tuttora aperti da oltre un mese senza aver risolto nulla. Stessa situazione si è verificata per i servizi igienici posti al terzo piano della struttura, che ha causa di una perdita di acqua, la ditta incaricata dall’ufficio tecnico, ha effettuato gli scavi nel pavimento, lasciati aperti da oltre sei mesi, senza risolvere il problema, rendendo inagibili tali servizi.)
Tali condizioni sono inaccettabili, non solo da un punto di vista umano e morale, ma anche in riferimento alle norme vigenti sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs.. 81/2008 e s. m. i.), che impongono al datore di lavoro l’obbligo di garantire ambienti salubri e condizioni compatibili con la dignità e la salute dei lavoratori.
Da oltre cinque mesi la struttura è priva di ascensori, ciò comporta un aggravamento ulteriore di una già precaria situazione.
Tale condizione, oltre ad impedire l’ingresso nella Biblioteca a persone diversamente abili o a persone anziane con difficoltà di deambulazione, comporta ulteriori disagi per il personale addetto alla distribuzione del materiale librario perché la biblioteca è distribuita su tre livelli.
Quindi oltre al peso dei libri, gli addetti sono costretti a utilizzare le scale per raggiungere i vari depositi per soddisfare le richieste dell’utenza.
Il Capitolo più dolente della Biblioteca Stigliani resta sempre quello del personale.
Nel 2015 la Biblioteca aveva i seguenti orari di apertura:
Lunedì-Giovedì 8.30-18.30, Venerdì-Sabato 8.30-13.30 e una dotazione organica di 42 dipendenti.
Oggi la Biblioteca ha i seguenti orari di apertura: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 8.30-13.30 Martedì-Giovedì 8.30-18.30.
Quindi 2 soli giorni di orario continuato e solo 12 dipendenti, molto meno della metà.
Questa drastica riduzione del personale ha portato a dimezzare l’orario di apertura e alla chiusura di settori fondamentali della biblioteca.
Questa situazione ha un unico responsabile: la Regione Basilicata che in questi anni non ha fatto nessun concorso per coprire i posti lasciati liberi a seguito del pensionamento dei dipendenti della Biblioteca, conseguendo tra l’altro un notevole risparmio.
Purtroppo, anche il nuovo piano triennale degli organici varato dalla Regione non prevede alcuna una nuova assunzione per la biblioteca. Niente di niente.
Dieci anni fa la biblioteca era il punto di riferimento anche per chi, pur vivendo altrove per motivi di lavoro o studio, tornava a Matera e trovava nella biblioteca un luogo dove socializzare, concentrarsi, rilassarsi sfogliare pagine, non solo social vivendo un’estate vivace e piena di energia grazie al ritorno degli studenti universitari, che durante la pausa estiva avevano riscoperto uno dei luoghi più confortevoli e accoglienti della città, con ambienti climatizzati, silenziosi e perfetti per lo studio.
Oggi tutto questo non è più possibile.
Mai la biblioteca Stigliani è stata così trascurata dalle istituzioni.
Ciò detto, la presente nota viene inviata agli RLSSA della Provincia e della Regione per le valutazioni di competenza, alla luce delle previsioni del D. Lgs. 81/2008 e s. m. i.
Al Servizio della ASM a cui si chiede un intervento ispettivo teso a verificare il rispetto delle normative in materia di Salute e Sicurezza.
Alla Provincia di Matera, a cui compete la manutenzione straordinaria del Palazzo dell’Annunziata, attesa la delicatezza della problematica innanzi prospettata si chiede un intervento immediato e risolutivo.
Alla Regione Basilicata si chiede l’ennesimo incontro sulla situazione del personale delle Biblioteca.
Poiché alle precedenti tre richieste inviate non è mai stato dato riscontro alcuno, si rappresenta che in caso di mancata convocazione si attiveranno tutte le azioni sindacali necessarie a tutela dei lavoratori della biblioteca”.