A Matera l’ultimo libro don Marcello Cozzi, a dieci giorni dalla liberazione di Giovanni Brusca. L’evento di presentazione

Sabato, 14 giugno 2025, alle ore 17.30, nella sede del Centro Carlo Levi di Matera, don Marcello Cozzi presenterà il suo libro “Uno così”.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Libreria dell’Arco di Matera.

Parlare di Giovanni Brusca dopo circa dieci giorni dalla sua liberazione è di grande attualità; la liberazione di Brusca ha sicuramente avuto un forte impatto emotivo e ha lacerato l’opinione pubblica su aspetti che riguardano la giustizia, la morale, la possibilità di perdonare.

Don Marcello Cozzi è stato coraggioso a scrivere un libro così, ad ascoltare Uno così, autore per sua stessa ammissione di più di 150 omicidi, un mostro, dunque, ma pur sempre una persona.

Nella premessa del suo libro don Marello utilizza le seguenti parole per spiegare l’origine del suo impegno nell’ affiancare i pentiti di mafia: “(…) io il con il mio ossessivo evangelico desiderio di scovare anche negli angoli più bui e persi delle persone le fiammelle mai sopite di una umanità che, seppur frantumata in mille pezzi, da qualche parte pur deve continuare ad esistere”.

E di umanità parla anche Brusca quando riferisce a Marcello Cozzi del suo incontro con Rita Borsellino:

“La prima volta che lo incontrai una delle prime cose che mi raccontò fu proprio questo colloquio con la Borsellino. (…) Mi disse: <<sono sati attimi pieni di umanità; la sorella del giudice Borsellino che stava con noi come se io non fossi Brusca, che ci faceva domande sulla famiglia, che si interessava di mio figlio>>.

Leggere il libro di Don Cozzi è come fare un viaggio nella storia italiana e nella memoria personale dell’uomo Giovanni Brusca, un viaggio in cui fatti di cronaca nazionale, dolorosi e orrendi, si intrecciano con i racconti delle relazioni familiari di Brusca, in particolare di quella con il padre Bernardo, capo mafia di spessore e fedele alleato dei Corleonesi.

Un padre che, nonostante fosse di solito fisicamente assente, riusciva ad essere comunque presente nella scelte e nelle decisioni importanti della vita del figlio Giovanni.

Spesso sono stati espressi dubbi sulla autenticità del pentimento di Brusca, sono state riscontrate zone d’ombra nelle sue dichiarazioni, alcune omissioni e cose dette e non dette, ma per Marcello Cozzi queste perplessità non possono impedire l’inizio del viaggio sulla via del pentimento perché se da una parte c’è il male che ha caratterizzato la vita di queste persone rendendole impure ed estromettendole dalla società, dall’altra c’è l’incontro con queste stesse persone che vengono considerate perse per sempre e c’è la mano tesa di chi ha scelto di camminare al loro fianco abbattendo, come vuole il Vangelo, ogni barriera fra Caino e Abele.

Di seguito la locandina con i dettagli.