Per la prima volta da oltre vent’anni, un lupo è stato catturato all’interno del Parco Nazionale del Pollino.
L’operazione rientra nel progetto WOLFNExT – Parchi a Sistema per il futuro del Lupo in Italia, che mira a migliorare la conoscenza della specie e a ridurre i conflitti con le attività pastorali.
L’esemplare, una giovane femmina di circa un anno in buone condizioni di salute, è stata soprannominata Sofia dai ricercatori.
La cattura è avvenuta in un’area del versante lucano particolarmente colpita da episodi di predazione.
Dopo essere stata dotata di un radiocollare satellitare, Sofia è stata rilasciata il 19 settembre 2025 nello stesso territorio.
Grazie al dispositivo GPS, sarà possibile monitorare quotidianamente gli spostamenti della lupa e, indirettamente, quelli del branco di cui fa parte.
I dati raccolti permetteranno di individuare le aree di predazione, i siti di riposo e le zone in cui vengono allevati i cuccioli, oltre a fornire campioni utili per lo studio della dieta.
L’obiettivo finale è sviluppare strategie sempre più efficaci per favorire la convivenza tra lupo e attività di allevamento in montagna.
Ha dichiarato il Commissario del Parco:
“Esprimiamo grande soddisfazione per questa importante attività di ricerca, che ci consente di approfondire ulteriormente la conoscenza di una specie fondamentale per il nostro territorio.
Conoscere meglio il lupo significa anche creare le condizioni per superare paure infondate e promuovere un rapporto più equilibrato tra uomo e natura”.
Concludono i tecnici del Parco:
“Studiare un singolo individuo significa aprire una finestra sulla vita dell’intero branco”.