Matera ha ospitato ieri un evento di grande rilevanza per il mondo dell’istruzione: un profondo dibattito e confronto sulle Nuove Indicazioni Nazionali 2025 per il primo ciclo di istruzione (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado).
L’incontro, tenutosi presso l’Istituto Comprensivo Minozzi-Festa, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, a testimonianza dell’attualità e dell’importanza delle tematiche affrontate.
L’evento ha beneficiato della presenza e del contributo di esperti di altissimo calibro e professionalità.
Al tavolo dei relatori, ha preso parte Dario Ianes, curatore del volume “Credere Obbedire Insegnare”, una raccolta di diciassette voci critiche di studiosi che commentano le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 proposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ianes, figura di spicco nel panorama della pedagogia e della didattica italiana, è docente di Pedagogia speciale e Didattica speciale presso la Libera Università di Bolzano e co-fondatore di Erickson, casa editrice riconosciuta nel settore dell’educazione e dell’inclusione scolastica.
Ha una lunga esperienza come ricercatore e formatore, lavorando a stretto contatto con le scuole e gli insegnanti e si è occupato in modo approfondito della figura dell’insegnante di sostegno.
Ha preso parte al dibattito anche Irene Gianeselli, co-autrice del volume e riconosciuta esperta nel campo dell’innovazione educativa.
La discussione è stata sapientemente moderata dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Minozzi-Festa, Alma Tigre.
Il dibattito ha evidenziato come le nuove Indicazioni Nazionali rappresentino non solo un aggiornamento normativo, ma una vera e propria sfida culturale e pedagogica per il sistema educativo italiano.
Una cosa è certa: di fronte alle sfide attuali quali l’inclusione, il genere, le migrazioni, la tecnologia e la complessità del sapere, non bisogna lasciarsi condizionare dalla paura della diversità, ma, con mente libera e aperta, utilizzare un approccio flessibile e contestualizzato che tenga conto delle specificità di ogni realtà scolastica e delle esigenze formative degli studenti, garantendo i principi costituzionali del diritto allo studio e della libertà di insegnamento.
L’incontro di Matera ha rappresentato un’occasione preziosa per fare il punto sulla direzione che sta prendendo l’istruzione primaria e secondaria di primo grado in Italia.
La professionalità degli interventi, la ricchezza del dibattito e l’attualità delle tematiche trattate hanno confermato l’importanza di momenti di confronto e riflessione come quello di ieri, fondamentali per accompagnare il cambiamento e sostenere l’innovazione nella scuola italiana.
Ecco alcune foto.