Coronavirus Basilicata: “Nessuna informazione dalla Regione per la vaccinazione delle persone con disabilità”. La denuncia

Dalle Associazioni FISH e FAND di Basilicata, mediante una lettera, arriva un’ulteriore sollecitazione al presidente della Giunta e all’assessore Leone sul tema vaccinazioni per persone con disabilità.

Questo il contenuto della missiva:

“Come noto, il Piano vaccinale predisposto dal Ministero della Salute prevede la vaccinazione per persone con disabilità ed i loro caregiver (persona che a titolo gratuito e fuori dall’ambito professionale si occupa dell’assistenza di un figlio, genitore o altro familiare disabile o che comunque non sia autosufficiente) a partire dal mese di febbraio 2021.

Nella Sua qualità di Commissario Straordinario, il Dr. Arcuri ha infatti dichiarato che per le persone con disabilità le vaccinazioni sono previste a partire da febbraio, insieme alla seconda categoria degli over 80.

Secondo le sue dichiarazioni, anche i caregiver saranno contestualmente vaccinabili, in quanto non avrebbe senso immunizzare la persona con disabilità ma non il suo accompagnatore.

Le problematiche legate alla disponibilità delle dosi vaccinali stanno creando ritardi nei piani vaccinali stessi, ma ad oggi nessuna informazione è trapelata dalla Regione Basilicata circa le modalità ed i tempi per la vaccinazione delle persone con disabilità.

La FISH e la FAND, nell’affermare la necessità di provvedere quanto prima a garantire una copertura immunitaria alle persone con disabilità, ricordano che le stesse sono doppiamente esposte al rischio di infezione, sia perché le condizioni mediche possono determinare in molti casi un peggioramento del decorso della malattia da COVID 19, sia in riferimento ad un quadro più complesso, che investe la più ampia sfera delle stesse persone e di chi se ne prende cura e carica.

Con la presente si chiede quindi alla Regione Basilicata di voler tener conto delle indicazioni del Ministero della salute nel merito e di conoscere la tempistica e le modalità per procedere alla vaccinazione non solo delle persone con disabilità che vivono in RSA o che frequentano centri diurni, ma, così come consigliato, per tutti coloro che hanno una disabilità sia fisica che psichica”.