Basilicata, Crisi idrica: nasce il coordinamento unico degli agricoltori

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani:

“Sabato 8 novembre si terrà un incontro riservato tra i produttori agricoli del Metaponto, quelli dell’area del Vulture–Melfese, il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani e l’associazione “Difendiamo il Territorio”.

Da questo confronto nascerà il coordinamento unico dei produttori agricoli della Basilicata, una struttura pensata per parlare con una sola voce e con una strategia comune.

Non sarà un tavolo da fotografare né un appuntamento per annunciare altri annunci: è una risposta organizzata alla gestione incerta della crisi idrica.

Metapontino ed area del Vulture–Melfese sono lontani solo sulla carta.

Nella realtà vivono gli stessi problemi: acqua insufficiente, programmazione assente, investimenti bloccati e aziende in difficoltà. Per mesi si è raccontato che “il modello funziona”. La verità è semplice: quando manca l’acqua, non servono slogan. Serve una gestione.

L’incontro sarà riservato perché il tempo delle passerelle è finito. L’obiettivo è definire un piano operativo con scadenze chiare, responsabilità definite e una linea comune con cui proporre soluzioni alle istituzioni.

Una parte del lavoro è già stata formalizzata: alcune proposte sono ufficiali, depositate in Terza Commissione e condivise da tutti i comitati.

Non teoria, ma atti immediatamente applicabili:

• Commissario tecnico straordinario con poteri reali di coordinamento;

• cronoprogramma vincolante con scadenze e monitoraggio pubblico;

• pubblicazione settimanale dei dati idrici;

• bilancio idrico interregionale trasparente, con contropartite chiare;

• riforma della governance del Consorzio di Bonifica con criteri manageriali;

• Tavolo Verde rinnovato, aperto e con verbali pubblici.

Gli agricoltori non chiedono miracoli: chiedono una gestione che funzioni. La Basilicata non può più vivere di promesse, rinvii e ottimismo mediatico.

Al termine dell’incontro verranno comunicate le decisioni e il calendario di iniziative pubbliche, civili e sempre nel pieno rispetto delle istituzioni, come è stato in questi mesi. Saranno momenti trasparenti di confronto e responsabilità, non gesti di protesta.

Gli agricoltori hanno portato dati, soluzioni e senso del dovere. Ora la politica ha davanti una scelta molto semplice: gestire la crisi, oppure continuare a raccontarla.

Il futuro non si racconta. Si costruisce. E si costruisce adesso”.