Basilicata, Crisi idrica: “Il mondo agricolo non può più aspettare”. La situazione

“Ringrazio l’Assessore Cicala per la presenza e per la disponibilità al confronto.

Ringrazio altresì il Presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella, e il Presidente della Terza Commissione, Rocco Leone, che su mia richiesta hanno consentito, per la prima volta, che la Commissione si riunisse al di fuori del Palazzo Consiliare.

Desidero inoltre ringraziare i numerosi consiglieri regionali che oggi hanno voluto essere qui, partecipando in gran numero a questa seduta della Terza Commissione, ben oltre i componenti effettivi della stessa.

La loro presenza è segno di attenzione, responsabilità e consapevolezza della gravità del momento.

È particolarmente significativo che questa riunione si sia svolta proprio nel cuore del Senisese, accanto alla diga di Monte Cotugno, la più grande diga in terra battuta d’Europa“.

È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, a conclusione della seduta odierna di consultazioni della Terza Commissione consiliare dedicata alla crisi idrica e alle ripercussioni sul comparto agricolo lucano, svoltasi a Senise con la partecipazione delle organizzazioni agricole, delle imprese del territorio e del Sindaco della Città di Senise.

Ha sottolineato Chiorazzo:

“Da tempo si leva un grido d’allarme dal mondo agricolo, dai produttori e dalle aziende che ogni giorno combattono per portare avanti il proprio lavoro.

È un grido che abbiamo raccolto spesso, anche come opposizione, non per alimentare polemiche ma per senso di responsabilità.

Quando alcuni agricoltori hanno chiesto di accendere i riflettori sulla diga di Senise, ho ritenuto doveroso dare seguito a quell’appello.

Non era possibile convocare una seduta consiliare in sede decentrata, ma la Commissione sì, e oggi questa presenza sul territorio è un segnale concreto di attenzione da parte dell’intero Consiglio regionale”.

Durante la consultazione, il Sindaco di Senise, Eleonora Castronuovo, ha ricordato come “gli impianti e le condotte risalgano a quarant’anni fa, con una dispersione preoccupante“, mentre il Presidente di Confagricoltura, Francesco Paolo Battifarano, ha ribadito che “il sistema non regge più e gli agricoltori sono allo stremo, servono scelte rapide e commissariamenti per superare l’inerzia“.

Anche il vicepresidente del Consorzio del Peperone di Senise IGP, Pasquale Pennella, ha evidenziato che “l’acqua non è solo una risorsa produttiva ma una leva sociale che garantisce lavoro e coesione nelle aree rurali”.

Nel suo intervento conclusivo, Chiorazzo ha richiamato la necessità di ristori immediati per gli agricoltori del Senisese, come previsto dalla risoluzione unitaria approvata a maggio, “che purtroppo a oggi – ha sottolineato – non ha trovato alcuna attuazione concreta”.

Il Vice Presidente ha inoltre chiesto all’Assessore Cicala di chiarire se, considerati i ritardi accumulati nei lavori sugli invasi lucani, il Governo regionale intenda nominare un commissario ad acta per accelerare le opere e superare lentezze e inefficienze operative.

“Portare le istituzioni sul territorio – ha aggiunto Chiorazzo – è una scelta giusta e doverosa.

Oggi, davanti a un’infrastruttura come Monte Cotugno che contiene 25 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto a un anno fa, non possiamo limitarci a constatare i numeri, dobbiamo agire”.

“È arrivato il momento – ha concluso Chiorazzo – di dare risposte concrete a chi produce, a chi tiene viva la nostra terra.

La politica deve tornare ad ascoltare e a decidere, perché ogni giorno perso pesa sul lavoro, sull’economia e sul futuro della Basilicata”.