Alla Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani servono almeno due funzionari bibliotecari. I dettagli

«La Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani è un patrimonio culturale irrinunciabile per Matera e per l’intera Basilicata.

Per garantirle un futuro solido serve un modello di gestione che metta insieme le migliori energie e competenze, evitando dispersioni e sovrapposizioni».

Così il consigliere regionale e Capogruppo di Azione Nicola Morea, che sottolinea come la Regione sia pronta a fare la sua parte:

«La nostra visione vede la Regione impegnata a non far mai mancare le risorse necessarie, così come fatto finora: lo stanziamento più recente, di 300mila euro, e di qualche mese fa.

L’investimento al quale è chiamata è stabile e certo, e la linea dettata dev’essere condivisa da Provincia, Comune e altri enti interessati.

Mentre la Provincia, proprietaria degli spazi, potrà concedere l’intero complesso in comodato.

Al momento, gli spazi sono privi di manutenzione e presentano inaccettabili situazioni di esteso degrado.

È fondamentale, inoltre, che anche il Comune di Matera assuma un ruolo più incisivo, a partire dal personale in servizio civile da destinare alle attività della Biblioteca».

Morea apre anche alla collaborazione con il mondo accademico:

«Una strada da percorrere è il coinvolgimento dell’Università, che può portare competenze, progetti e sinergie: un protocollo operativo con UNIBAS può far vivere la Biblioteca non solo come luogo di conservazione, ma anche come laboratorio culturale, aperto alle nuove generazioni».

Il consigliere rilancia inoltre l’idea di un polo unico della lettura e della ricerca, articolato su due sedi: la Biblioteca Stigliani e la Biblioteca Olivetti con il prezioso fondo Sacco, da valorizzare come luogo di studio e approfondimento specialistico.

Prosegue Morea:

«Unire risorse e prospettive significa costruire un sistema bibliotecario moderno, capace di rispondere alle esigenze di studenti, ricercatori e cittadini.

Tuttavia, non possiamo pensare a un progetto di lungo periodo senza figure professionali qualificate: servono almeno due funzionari bibliotecari stabilmente dedicati.

Solo così la Biblioteca potrà contare su professionisti che conoscano le collezioni, i fondi storici e le nuove tecnologie della catalogazione.

Mettere insieme istituzioni, professionisti e comunità è la condizione necessaria per garantire alla Stigliani un futuro all’altezza della sua storia e del ruolo che Matera merita nel panorama culturale nazionale.

In tal senso, occorre evitare protagonismi e personalizzazioni privi di visione e strategia, tesi unicamente a conservare sterili rendite di posizione.

Lavoriamo per assicurare alla Biblioteca un futuro degno della Biblioteca di una Capitale della Cultura».