Siglato un protocollo d’intesa tra gli Ordini dei Medici di Potenza e di Matera e l’Ordine dei Fisioterapisti della Basilicata.
A firmare il documento operativo, i presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Potenza e di Matera, rispettivamente il dr. Rocco Paternò e il dr. Francesco Dimona e dell’Ordine regionale della Professione Sanitaria di Fisioterapisti, il dr. Claudio Ciavatta.
Un accordo che si fonda sul riconoscimento della salute come bene universale e come diritto fondamentale di ogni individuo, così come delineato dalla Costituzione italiana e dalle definizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che concepisce la salute non solo come assenza di malattie, ma come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale.
Il protocollo d’intesa mira a formalizzare e rafforzare la collaborazione istituzionale tra l’Ordine dei Fisioterapisti di Basilicata e gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Potenza e di Matera, favorendo la cooperazione tra le professioni a vantaggio e a tutela delle persone.
Gli obiettivi sono comuni e condivisi e guardano alla promozione di iniziative di promozione della salute con attività di prevenzione, alla formazione e divulgazione scientifica, che siano rispondenti ai principi etici e deontologici.
Il presidente Rocco Paternò, accogliendo i convenuti:
«La mia idea è quella di collaborare con tutte le professioni sanitarie, per raggiungere obiettivi che siano complementari e che mirino alla stessa direzione e soprattutto per dare il meglio ai nostri pazienti, ciascuno secondo le proprie specificità».
Il presidente Claudio Ciavatta ha ricordato come tale iniziativa abbia acquisito anche un valore simbolico forte, essendo ospitata proprio nella giornata mondiale della Fisioterapia.
Il presidente Francesco Dimona ha concluso:
«Accogliamo con favore questo protocollo perché la sanità deve lavorare a 360°; l’unione delle varie professionalità non fa altro che garantire una presa in carico accurata e completa del paziente.
Una popolazione che invecchia, una sanità che zoppica, paesi sempre più spopolati, le difficoltà di comunicazione rendono tutto molto impegnativo, diventa fondamentale lavorare in ottica multidisciplinare».