Matera: “Serve programmare. Il Carnevale 2024 non è in linea con quanto fatto in precedenza”. L’appello

“Serve programmare.

Il Carnevale 2024 non è in linea con quanto fatto in precedenza.

Non si disperda quanto di buono è stato fatto.

Analizzando i dati APT Basilicata, pubblicati il 6 Febbraio, emerge chiaramente come il 2023 sia stato un buon anno per il settore turistico.

La programmazione degli eventi è stata sicuramente un elemento fondamentale, come anche il numero di turisti stranieri aumentato di oltre il 40%, anche se va evidenziato come, a detta degli operatori, non siano state assolutamente raggiunte le percentuali del 2019, anno in cui si sono ottenuti, di fatto, i numeri più importanti.

In ogni caso, sono convinto che i numeri del 2023 siano migliorabili, anzi a mio avviso potrebbero essere quasi raddoppiati arrivando così a poter registrare nell’anno un milione circa di arrivi e oltre due milioni di presenze, cosi come più volte ho dichiarato anche nelle commissioni consiliari, sin dall’inizio della legislatura”.

È quanto dichiara il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici.

Continua Lisurici:

“È chiaro che per ambire a questi dati, serve un’amministrazione forte e decisa che riesca, in collaborazione con le associazioni datoriali del settore turistico culturale, a programmare con largo anticipo – almeno un anno prima – eventi di carattere nazionale ed internazionale, in modo da attrarre turisti da tutte le parti del mondo, non trascurando la destagionalizzazione e facendo lavorare gli addetti ai lavori 11 mesi l’anno a pieno regime.

Per fare questo bisogna investire risorse significative rinvenienti dalla tassa di soggiorno e non spendere a tutti i costi, così come invece è avvenuto per Carnevale 2024, dove l’amministrazione comunale ha tenuto una conferenza stampa dell’evento con tempi ristretti e senza nessun ritorno per la città sprecando soprattutto risorse pubbliche provenienti dalla tassa che gli imprenditori alberghieri versano nelle casse comunali.

La programmazione avviata nel 2023 non può essere assolutamente vanificata.

Serve fare tesoro delle esperienze, migliorando quanto proposto attraverso una programmazione che, per una città come Matera, deve diventare anche pluriennale, andando assolutamente incontro alle esigenze degli operatori.

Solo così Matera e la sua provincia saranno sempre più attrattive dal punto di vista turistico culturale, ma soprattutto il settore sarà definitivamente trainante per tutto il resto”.