Grassano, quanto riesci a resistere senza il tuo cellulare? A chi vince la sfida un biglietto per il concerto di Tananai! Ecco i dettagli

Quanto riesci a resistere senza il tuo cellulare? La Fidas Grassano ti invita alla maratona senza cellulare.

Spiega la Fidas Grassano:

“Partecipare è semplice: vieni in Casa Fidas Mercoledì 28 Giugno dalle ore 9.00 alle ore 19:00 e consegna il tuo telefonino che sarà sigillato e custodito dal gruppo giovani Fidas e riconsegnato in qualsiasi momento lo richiederai.

A chi tra i giovani, tra i 18 anni e i 25 anni, resisterà più tempo senza cellulare doneremo un biglietto per il concerto di Tananai che si terrà a Matera alla Cava del Sole il prossimo 28 Luglio.

La sfida è comunque rivolta a tutti, non solo ai giovani, ma a tutti quanti vorranno mettersi alla prova con il motto: Usa il tuo cellulare per uno scatto al sangue donato e non al sangue versato’.

Vi aspettiamo”.

Ha spiegato il presidente Carlo Loiudice della Fidas Grassano:

“Prima dell’estate come associazione mettiamo in campo iniziative per promuovere la donazione perché si rincorrere sempre l’emergenza sangue dovuta all’aumentare degli incidenti.

Questa iniziativa messa in campo, proposta da Giovanni Spadafino e accettata dall’intero direttivo e poi condivisa dal gruppo giovani, inizialmente ha messo in difficoltà di pensiero anche noi, perché molto di impatto e perché ormai quasi tutti non riusciamo a fare a meno del telefonino.

Ma valutandola abbiamo ritenuto opportuno provare, ipotizzandola come una sperimentazione.

Da coloro i quali si recheranno anche solamente per 5 minuti chiederemo il loro pensiero ed un commento e cosa tutti possiamo fare per essere da esempio per una società più responsabile.

Ha commentato Spadafino:

“L’idea di questa sfida è nata a seguito di una riflessione sul dibattito scaturito nelle scorse settimane a seguito degli eventi di cronaca.

Ringrazio il direttivo che ha creduto nella validità di questo messaggio perché sono convinto che alle idee bisogna mettere le gambe.

Non è nostra intenzione voler accusare nessuno, siamo certi di non essere noi i detentori della verità, ma nel ruolo di volontari che viviamo, abbiamo la necessità di metterci in discussione e confrontarci con gli altri.

Volutamente non abbiamo organizzato nessuna attività in alternativa all’assenza del proprio cellulare, proprio perché ognuno è responsabile di se stesso, si può andare a giocare a pallone, fare visita ad un amico e parlare senza interruzioni di messaggi, si può andare a fare la spesa, in definitiva ognuno deve scandire la sua giornata come meglio crede cercando di ritrovare quella condivisione con gli altri da tempo perduta.

Per noi un primo risultato positivo è stato già raggiunto, i giovani, soprattutto il gruppo di buon compleanno diciottenne, sta condividendo attivamente l’iniziativa.

E poi perché saranno loro i protagonisti ad occuparsi durante la giornata dell’accoglienza, della trascrizione dei messaggi, la gestione pagina social Fidas e di fare il report finale”.