Coldiretti Basilicata: “dal Parlamento Europeo arriva una buona notizia per i nostri agricoltori”

“Grazie al voto della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, vengono poste le basi per una legge europea con l’obiettivo di rafforzare la posizione delle aziende agricole nella filiera“.

E’ quanto fa sapere la Coldiretti di Basilicata che esprime soddisfazione per il via libera alla revisione dell’Organizzazione Comune dei Mercati (Ocm) che accoglie molte delle proposte avanzate dalla più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa.

In particolare, sottolinea la Coldiretti lucana:

“il voto della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo rafforza la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, in una situazione dove per ogni euro speso dai consumatori in prodotti trasformati appena 6 centesimi finiscono oggi nelle tasche delle aziende agricole, con remunerazioni spesso inferiori ai costi di produzione”.

La Commissione Agricoltura dell’Europarlamento ha, infatti, votato per l’introduzione di contratti scritti obbligatori all’interno delle filiere agroalimentari, riducendo significativamente le esenzioni previste dalla iniziale proposta della Commissione Ue.

Oltre a ciò, si riconosce la necessità di tenere conto dei costi di produzione nella fissazione del prezzo pagato all’agricoltore.

Un’azione che si inserisce nella battaglia portata avanti in questi anni dalla Coldiretti contro le pratiche sleali per garantire un giusto reddito alle aziende agricole, senza che siano costrette a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi di produzione.

Il rafforzamento dei rapporti contrattuali è, infatti, fondamentale per correggere lo squilibrio persistente nella filiera agroalimentare e offrire agli agricoltori maggiore sicurezza e prevedibilità.

Sempre nell’ambito della tutela delle aziende agricole va la richiesta della Comagri dell’introduzione rapida di un quadro solido e completo per la tutela delle denominazioni dei prodotti a base di carne contro il fenomeno del cosiddetto “meat sounding”, ovvero della tendenza a utilizzare nomi come “burger”, “salsiccia” o “bistecca” per composti a base vegetale o magari fatti in laboratorio.

“Il voto rappresenta dunque un segnale politico di grande rilievo poiché dimostra – conclude la Coldiretti di Basilicata – che la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo è pronta a rispondere alla sfida urgente del reddito agricolo, che rimane strutturalmente al di sotto della media.

Un passo essenziale non solo per la sostenibilità economica delle nostre aziende agricole, ma anche per rafforzare la sovranità e la sicurezza alimentare dell’Unione europea, in un momento caratterizzato da crescenti tensioni commerciali e fosche prospettive per il futuro Quadro finanziario dell’Unione, che il Parlamento europeo sarà ora chiamato a confermare in plenaria entro la fine anno”.