Tra le valli del Bradano e del Basento, su tre colli assolati a poca distanza da Matera, sorge Grassano, paese che Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato a Eboli (1945) descrisse come «bianco in cima ad un alto colle desolato, come una piccola Gerusalemme immaginaria nella solitudine di un deserto».
In un paese lucano che ha conosciuto la perdita di larga parte del suo patrimonio storico, rimanendo così avvolto in una sorta di smemoratezza collettiva, è proprio scavando tra archivi e antichi documenti che riaffiorano le vicende di una comunità contadina che, seppur invisibile nelle grandi narrazioni, ha segnato con le sue fatiche silenziose il progresso di un intero Paese.
È questo il cuore del nuovo libro dell’ingegnere Innocenzo Bronzino, “Un capitolo di storia grassanese. La quotizzazione di Macchitella” (De Frede Editore, 2025), che sarà presentato giovedì 18 settembre alle ore 19.30 sotto le antiche volte della Chiesa Madre di Grassano, in occasione della Festa di Sant’Innocenzo, patrono del paese.
Il volume procede come un’indagine. Ricostruisce la secolare presenza dei Cavalieri Gerosolimitani – oggi Ordine di Malta – che possedettero l’intero abitato e le sue terre con la loro Commenda, e segue il filo di un contenzioso infinito che oppose la popolazione ai Commendatori dell’Ordine, fino al lento tramonto del sistema feudale e alla sua soppressione.
Ed è proprio lì, tra ricorsi e denunce, che nasce la questione demaniale, con al centro il fondo Macchitella, 331 tomoli di terra divenuti teatro di usurpazioni, conflitti e speranze di riscatto.
Come scrive il prof. Enzo V. Alliegro nella prefazione, «nel volume di Innocenzo Bronzino viene alla luce un universo vitale apparentemente isolato ed immobile, e che in realtà pullula di vita» che rivela «gerarchie di potere, stratificazioni sociali, gruppi egemonici, aggregazioni instabili e magmatiche costrette a rimettersi in gioco».
La sua non è solo una ricerca storica, ma un vero atto di restituzione.
Il libro, come sottolinea la quarta di copertina, illumina «un paese dimenticato, una storia taciuta, una comunità che finalmente prende voce», un tributo a uomini e donne ormai dimenticati, «a chi ha fatto la Storia senza essere nominato».
Vale la pena ricordare la figura dell’autore.
Innocenzo Bronzino nasce a Grassano alla metà degli anni Quaranta, «quando i bambini giocavano ancora per strada e, sfidando i richiami dei genitori, si divertivano a sguazzare d’estate nelle pozze del torrente Bilioso.
Erano gli anni in cui i ragazzini, salendo sul camminamento che costeggiava la seicentesca Chiesa del Purgatorio (abbattuta negli anni Settanta in nome di una modernizzazione che aveva più il volto di una furia iconoclastica), osservavano stupiti le campane antiche con le loro date incise, scoprendo così che la storia non era solo dei grandi personaggi, ma anche del loro paese».
Dopo gli studi al Seminario di Tricarico e il trasferimento a Napoli, Bronzino si è laureato in Ingegneria Chimica, con la speranza di tornare a lavorare nelle fabbriche della Val Basento.
La vita però lo ha portato altrove: docente, preside e dirigente tecnico, ha lavorato tra Campania, Basilicata e Veneto.
Eppure, non ha mai dimenticato gli scoscesi calanchidi Grassano.
Terminata la carriera, ha raccolto pazientemente carte e memorie sul suo paese, restituendole ora in questo volume come primo frutto della sua ricerca appassionata.
La presentazione del volume sarà moderata dal dott. Salvatore Incampo e vedrà gli interventi del dott. Gaetano Damiano, Cavaliere di Grazia Magistrale in Obbedienza del Sacro Militare Ordine di Malta, e dello stesso autore Innocenzo Bronzino, mentre le conclusioni saranno affidate al parroco don Pino Daraio.
Un appuntamento che non è solo la presentazione di un libro, ma un viaggio tra antiche carte e luoghi, capace di restituire memoria e voce a una comunità contadina che ha lottato, sofferto e sperato.
Un modo per riscoprire, come intuì Carlo Levi, che anche «una piccola Gerusalemme immaginaria» custodisce storie grandi e dimenticate, capaci ancora oggi di parlare al nostro presente.
Di seguito la locandina con i dettagli.