Preoccupazione a Pisticci: tanti giovani non potranno più accedere a questa rilevante esperienza formativa. Questo l’intervento del Sindaco

Dopo anni di significative collaborazioni con i giovani operatori del servizio civile, nel 2024 il Comune di Pisticci, come molti altri Comuni lucani, non potrà più contare su questo prezioso apporto, a causa del taglio dei posti e della drastica riduzione dei fondi.

Ieri, il sindaco Albano ha inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio, al Ministro per i Giovani e al Presidente della Repubblica, per chiedere di reperire le risorse necessarie a garantire a tanti giovani, in continuità con il passato, di poter accedere a questa rilevante esperienza formativa.

La lettera è stata ripresa anche dall’Unione nazionale Servizio Civile che il 26 e il 27 gennaio prossimi si riunisce a Roma.

Di seguito la lettera integrale

“𝗔𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗶

𝗢𝗻. 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗠𝗲𝗹𝗼𝗻𝗶

𝗔𝗹 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗶𝗹 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲

𝗢𝗻. 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗔𝗯𝗼𝗱𝗶

𝗘 𝗽.𝗰.

𝗔𝗹 𝗦𝗶𝗴. 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮

𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿.𝗺𝗼 𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗦𝗲𝗿𝗴𝗶𝗼 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮

𝗟𝗢𝗥𝗢 𝗦𝗘𝗗𝗜

In data 22 dicembre 2023 il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il Decreto n. 1233/2023, riguardante il finanziamento dei programmi di Servizio Civile Universale per l’anno 2023.

A causa della drastica riduzione dei fondi stanziati, delle oltre 83.000 posizioni richieste dagli enti, solo 52.236 verranno finanziate, con quasi il 38% dei posti richiesti che non verrà purtroppo attivato.

Ancora più significativo è il paragone con gli stanziamenti previsti in relazione allo scorso anno: sono stati infatti 71.550 gli operatori volontari impiegati nei vari progetti del 2023, con una riduzione di quasi 20.000 posti rispetto ai volontari che saranno impiegati invece nel 2024.

Tra i Comuni penalizzati da questi tagli al Servizio Civile Universale, vi sono anche i Comuni lucani di Pisticci e Policoro che, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni e in collaborazione con altri Comuni della Basilicata, hanno candidato tre progetti di “rigenerazione sociale” riguardanti l’ambiente, i beni culturali e il sostegno alle persone “fragili”.

La nostra proposta non è stata ammessa a finanziamento, benché sia stata tra le prime candidature non finanziate.

Pertanto, dopo diversi anni di importanti e significative collaborazioni con i giovani operatori del servizio civile, nel 2024 i nostri Comuni non potranno più contare sul prezioso apporto di questi ragazzi.

Peraltro anche gli stessi giovani verrebbero penalizzati.

Difatti, la recente Legge 21 giugno 2023 n. 74, di conversione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”, prevede una riserva di posti del 15%, nei concorsi pubblici per le assunzioni di personale non dirigenziale, in favore degli operatori volontari che abbiano concluso il servizio civile universale senza demerito: un giusto riconoscimento al valore e all’esperienza di chi ha prestato servizio come volontario dedicandosi, per un periodo della propria vita, alla cura del bene comune.

Risulterebbe tuttavia riduttivo limitarsi ad evidenziare la perdita di un’opportunità economico-lavorativa.

Sebbene infatti il Servizio Civile Universale – specie nelle aree del Paese che maggiormente subiscono il fenomeno della disoccupazione giovanile – costituisca molto spesso un sostegno economico che “ammortizza” in qualche misura la non facile fase di transizione dallo studio al mondo del lavoro, in realtà questa fondamentale Istituzione col tempo ha assunto significati e funzioni ulteriori e, sicuramente, più importanti.

Così, in relazione ai progetti declinati in collaborazione con gli Enti Locali, il Servizio Civile sempre più spesso svolge una funzione integrativa (se non addirittura suppletiva) rispetto a quelli che sono i servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni, specie in settori delicatissimi quali quelli del sociale e della cultura.

Più in generale, per cogliere la cruciale valenza assunta dal servizio Civile, appaiono illuminanti le parole pronunciate in merito dal nostro Presidente della Repubblica: “𝑃𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑆𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝐶𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑈𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐸𝑢𝑟𝑜𝑝𝑒𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒, 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎̀, 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑔𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑎, 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑜.

𝑀𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑆𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 “𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎”: 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖 𝑣𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑐𝑐ℎ𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑢𝑐𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑖𝑛𝑣𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜”.

Il Capo dello Stato ci spiega quindi come il Servizio Civile Universale rappresenti un luogo straordinario dove si formano le coscienze civiche, dove i nostri giovani conoscono e si affezionano alle Istituzioni, dove si fa esperienza di servizio alla comunità, dove ci si prepara al mondo del lavoro, dove, in sostanza, si costruisce un futuro migliore per il Paese.

Alla luce di queste considerazioni, in un tempo in cui continuamente si parla, di “questione giovanile” – lamentando comportamenti problematici e disaffezione verso le istituzioni e la vita pubblica – rappresenta a nostro avviso un errore macroscopico prevedere tagli proprio laddove si potrebbe formare la struttura morale e civile dei nostri giovani.

Siamo anche noi pubblici amministratori, continuamente costretti a confrontarci con i problemi dei bilanci da far quadrare. Comprendiamo che possano sussistere esigenze di razionalizzazione della spesa.

Tuttavia la questione è di tale importanza da richiedere uno sforzo straordinario volto a reperire ulteriori risorse da investire a sostegno del Servizio Civile Universale.

Gentile Presidente Meloni, gentile Ministro Abodi, vi chiediamo pertanto di reperire e stanziare le risorse di bilancio necessarie a consentire il finanziamento di progetti di Servizio Civile anche per il 2024 per un valore pari a quello già previsto per il 2023, onde consentire anche ad altri progetti candidati di trovare copertura economica.

Solo in via del tutto subordinata ed alternativa, si preveda quantomeno lo stanziamento di risorse economiche destinate a contribuire alla realizzazione di quei progetti che gli Enti Locali decidessero comunque di finanziare attingendo a proprie risorse di bilancio.

Gentile Presidente Meloni, gentile Ministro Abodi, vi chiediamo il coraggio di sostenere questa iniziativa. Non lasciate che un patrimonio di esperienze vada disperso e le aspettative di tanti giovani deluse.

Non lasciate che in nome della spending review vengano sacrificati sempre i soliti pubblici interessi (politiche giovanili, ricerca, scuola, sociale, politiche culturali, ecc.).

Non tutto ciò che non ha “ritorni” immediati – magari anche in termini elettorali – risulta poco utile e, come tale, sacrificabile. Infatti, molto spesso, si tratta di ambiti che hanno un peso determinante per il nostro futuro. E il nostro futuro – non dimentichiamolo – si costruisce con le scelte fatte oggi.

Confidando in un positivo e tempestivo intervento, si porgono cordiali saluti”.