Pisticci: straordinario risultato per questa Chiesa nella competizione “I luoghi del cuore Fai”! Ecco i dettagli

“Straordinario risultato per la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Pisticci nella competizione “I luoghi del cuore” indetta dal FAI e da Intesa Sanpaolo”.

Così annuncia il Comune di Pisticci che aggiunge:

“Su 38.800 luoghi in gara da tutta l’Italia, la nostra Chiesa si è classificata al 35º posto della classifica nazionale con ben 7420 voti.

Un ringraziamento va al Parroco Don Rosario Manco e al comitato promotore della candidatura “Amici dell’Immacolata Concezione”, per il prezioso lavoro svolto e l’importante risultato conseguito”.

Ulteriori dettagli direttamente da FAI:

“Oggi il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e Intesa Sanpaolo presentano i risultati dell’11ª edizione del censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”, chiusa lo scorso 15 dicembre: con 1.500.638 voti raccolti nel 2022 per più di 38.800 luoghi il censimento si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo, com’è nella missione del FAI.

La classifica dei luoghi del cuore più votati viene annunciata in una conferenza stampa, visibile anche in streaming, alla presenza di Marco Magnifico, Presidente del FAI, e di Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, e con la partecipazione dei rappresentanti dei tre beni vincitori, che riceveranno, a fronte di un progetto, un contributo per il restauro e la valorizzazione.

I primi luoghi in classifica nazionale sono:

  • al 1° posto la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), piccolo edificio medievale immerso nella campagna salentina a meno di un chilometro dal mare, oggi a rischio di crollo, votato da 51.443 persone, più del doppio degli abitanti della cittadina pugliese;
  • al 2° posto, con 32.271 voti, il Museo dei Misteri di Campobasso, che per la prima volta nella storia del censimento porta il Molise sul podio con 32.271 voti, e dove si conservano gli “ingegni” su cui vengono issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante l’annuale processione del Corpus Domini, dal Settecento ancora viva e sentita;
  • al 3° posto la Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, colma di ex voto che testimoniano un’affezione storica della comunit à, ma ormai officiata solo saltuariamente e bisognosa di restauri.

Sul podio ci sono dunque tre luoghi di culto e di devozione popolare, e ben 45 beni religiosi sono nelle prime 100 posizioni, a conferma del ruolo di fulcri della comunità che le chiese ancora rivestono nell’Italia “dei mille campanili”, ma anche campanello d’allarme per la tutela di un patrimonio, ingente e diffuso, di valore storico e artistico, oltre che socia

Per la Basilicata questi i 5 luoghi più votati:

Chiesa e Monastero della SS. Annunziata, Genzano di Lucania (PZ)

Il Monastero della Santissima Annunziata è uno dei più antichi insediamenti francescani della Basilicata.

Fondato nel 1321 dalla nobildonna Aquilina Sancia di Monteserico, si trova all’estremità nord del promontorio su cui sorgeva l’antico borgo fortificato di Genzano, a poca distanza dal tratto lucano dell’Appia Antica.

Per esigenze militari, nel 1349 fu fatto demolire; ma dopo pochi anni fu ricostruito da Roberto Sanseverino, genero di Aquilina, che voleva essere assolto dalla scomunica ricevuta da papa Clemente VI.

La ricostruzione avvenne seguendo i caratteri architettonici dell’edilizia locale, con sobrie rifiniture in linea con i canoni di povertà francescani. Attigua al monastero, sull’altro lato del chiostro, fu edificata la chiesa.

La struttura attuale, a forma di ottagono irregolare coperto da una volta a botte, è frutto di una trasformazione successiva.

Fino al 1905 il cenobio è stato abitato dalle religiose dell’Ordine di Santa Chiara; in seguito, divenuto proprietà del Comune di Genzano di Lucania, è stato adibito a usi civili, e poi è stato abbandonato. La raccolta voti al censimento del FAI 2022 vuole essere il motore per promuovere e tutelare questo luogo caro ai cittadini di Genzano.

Chiesa dell’Immacolata Concezione, Pisticci (MT)

Affacciata sulle incredibili conformazioni dei calanchi, all’estremità occidentale del borgo di Pisticci, nel rione Dirupo, si trova una chiesa del XVI secolo dedicata all’Immacolata Concezione.

L’intonaco esterno a calce bianca, i semplici volumi geometrici e le coperture a doppio spiovente si incastonano perfettamente nel contesto abitativo rionale.

La sobria facciata è coronata da una cornice curva che richiama, all’interno, il soffitto ligneo settecentesco a carena di nave, interamente dipinto. Al centro, contornata da decorazioni floreali e figure di Santi, si trova l’immagine dell’Immacolata; nel secondo registro è raffigurato San Michele mentre solleva la spada per uccidere il demonio.

La raccolta voti è stata promossa dal comitato degli Amici “Immacolata Concezione” con l’intenzione di sensibilizzare la comunità locale, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole, al recupero e valorizzazione di questo bene, il cui meraviglioso soffitto ligneo versa in evidente stato di degrado.

Parco della Poesia di Scotellaro, Tricarico (MT)

Tricarico è un borgo arabo-normanno che possiede uno dei centri storici medioevali più importanti e meglio conservati della Basilicata. Ubicato a 700 metri di altitudine, lega il suo nome al poeta, scrittore e politico Rocco Scotellaro che vi nacque nel 1923.

Il “Parco della Poesia” propone la conoscenza e la lettura dei luoghi a lui legati, con un itinerario che percorre l’intero centro storico, dal piazzale di Santa Croce, dominato dalla torre normanna, al rione Monte, fino ai quartieri arabi della Rabata e della Saracena.

Oggi il visitatore non trova alcuna indicazione riferita a Scotellaro e sul percorso non vi sono pannelli divulgativi.

Nel 2023 si celebrerà il centenario della nascita di questo importante intellettuale che partecipò al dibattito culturale e politico del suo tempo e che – insieme a Carlo Levi, Adriano Olivetti, Manlio Rossi Doria – ci ha lasciato un messaggio ancora attuale e profondo attraverso l’analisi e la ricerca di un domani migliore da costruire, soprattutto per i più giovani e per gli umili.

La raccolta voti è stata promossa dall’Associazione “Canteuterpe” insieme alla Pro Loco e alla Protezione Civile. L’obiettivo è creare un itinerario poetico che valorizzi l’intero borgo, con pannelli “parlanti”, fotografie, documenti e piccole esposizioni.

Castello Tramontano, Matera

Il castello Tramontano è situato sulla collina di Lapillo che sovrasta il centro storico della città di Matera.

In stile aragonese, presenta un maschio centrale e due torri laterali più basse, l’uno e le altre rotonde, smerlate e dotate di feritoie.

L’edificazione cominciò nel 1501 per mano del conte Giovan Carlo Tramontano (1450-1514), feudatario di Matera dal 1496, anno in cui il conte, che vantava dei crediti nei confronti dell’Erario reale, chiese e ottenne la contea di Matera da Ferdinando II, nuovo re di Napoli.

I cittadini di Matera, che si erano già liberati più volte dal giogo feudale pagando diversi riscatti per mantenere lo statuto di città libera e dipendere direttamente dalla Corona reale, non accolsero favorevolmente questo passaggio amministrativo.

La posizione del conte peggiorò ulteriormente agli occhi dei materani in quanto con il passare del tempo si riempì di debiti anche per la costruzione del Castello, per far fronte ai quali tassava la popolazione con gravose imposte.

Il Castello non fu mai terminato a causa dell’uccisione dello spietato Conte a opera della popolazione locale.

La raccolta voti al censimento de “I Luoghi del Cuore” 2022 aveva l’obiettivo di promuovere e valorizzare il castello e di renderlo fruibile in modo più continuativo.

Depuratore storico, Potenza

Il depuratore storico della città di Potenza è stato costruito agli inizi del XX secolo su progetto di Girolamo Ippolito (1891 – 1975), ingegnere e accademico italiano, iniziatore del trattamento delle acque reflue.

Si tratta di un impianto a fanghi attivi, primo esempio del suo genere in Italia e tra i primi in Europa, capace di recuperare i gas dal processo di digestione dei fanghi riutilizzandoli per fornire energia allo stesso impianto e riutilizzare le acque depurate a uso agricolo, assicurando costantemente l’irrigazione di ampi appezzamenti di terreno.

L’impianto fu progettato e realizzato nei primi anni Trenta e ancora oggi rappresenta uno degli schemi depurativi più raffinati ed evoluti.

La struttura, che presenta pregiati manufatti in stile razionalista, è intatta anche se abbandonata da tempo e quindi soggetta a fenomeni di degrado. Il depuratore è stato votato al censimento del FAI 2022 per riportare agli onori della cronaca questo impianto sperimentale senza eguali in Italia, che rappresenta un pezzo di storia della città”.