Matera, Terminal Serra Rifusa: “puntare ad un sistema di mobilità sostenibile incrementando il trasporto su ferro” lo ha detto…

Con l’inaugurazione del Terminal Intermodale di Serra Rifusa, Matera, sono arrivati i commenti pieni di soddisfazione della vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi, e del sindaco, Raffaello De Ruggieri.

La vicepresidente ha detto:

“Il governo regionale è soddisfatto di aver finanziato anche la realizzazione di questa infrastruttura che migliora la mobilità urbana ed extra-comunale di Matera, contribuendo al delinearsi di una metropolitana di superficie e alla conseguente diminuzione del traffico cittadino su gomma.

Questa esperienza ci fa registrare un modo di impostare le politiche del trasporto locale in linea con i tempi, ossia attente ai bisogni delle persone diversamente abili e ispirate alla logica della sostenibilità ambientale.

Il Terminal intermodale di Serra Rifusa rimarrà alla città oltre il 2019, esattamente come la Stazione centrale e Piazza della Visitazione, e questa consapevolezza valorizza la grande collaborazione istituzionale degli ultimi anni tra Regione Basilicata, Comune di Matera e Fal”.

Mentre il sindaco di Matera, De Ruggieri, ha dichiarato:

“Il risultato di oggi è frutto di un’armonia e di un’intesa istituzionale tra Comune Regione e Fal che ha permesso di trasformare una visione in un’azione.

Il nostro obiettivo è quello di puntare ad un sistema di mobilità sostenibile incrementando il trasporto su ferro e decongestionando soprattutto il centro storico dalle auto.

In quest’ottica, l’opera inaugurata rappresenta il primo passo di una marcia che ci deve portare in tempi brevi ad attuare questo proposito.

Però è necessario rivolgere la giusta attenzione allo stabilimento della Ferrosud di Matera che vive un momento di asfissia e che ha bisogno del sostegno di tutti perché rappresenta un presidio importante per questa città.

Qui a Jesce sono state costruite carrozze per la metropolitana di Boston è impensabile perdere la qualità di quelle maestranze e privare il territorio di una fabbrica storica”.