Donne vittime di violenza: “Necessità di offrire alla città di Matera e alla provincia una casa rifugio”! A chiederlo…

Lo scorso 25 Novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la casa comunale, il servizio sociale del Comune di Matera, d’intesa con l Assessora alle Politiche Sociali Marilena Antonicelli, ha incontrato gli enti istituzionali (Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato) e i referenti del Protocollo d’intesaRete Donna-procedure e strategie condivise per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della violenza di genere” (sottoscritto in data 8 Marzo).

L’amministrazione sull’incontro precisa che:

“La riunione ha avuto l’obiettivo di condividere le azioni messe in campo o in programmazione nei prossimi mesi, in coerenza con quanto delineato nel protocollo.

Inoltre, la stessa è stata fondamentale per evidenziare i punti di forza, di debolezza e di criticità che caratterizzano tale rete.

Una rete costituita da diversi soggetti che a diversi livelli si occupano concretamente di tale fenomeno.

Una criticità emersa, dall’intervento del Questore, è stata quella relativa alla necessità di offrire alla città di Matera e alla provincia una casa rifugio, un posto sicuro in cui allontanare (momentaneamente in attesa di un percorso ben definito) e proteggere la donna vittima di violenza ed eventuali figli presenti.

Una risposta positiva, a tale richiesta, è arrivata dall’Assessora Marilena Antonicelli che ha affermato con certezza l’apertura nel mese di Dicembre della casa rifugio ad indirizzo secretato.

Dopo un iter burocratico molto complicato, si è finalmente arrivati alla sua apertura (con modalità di autogestione) grazie al coinvolgimento delle operatrici del servizio sociale del Comune di Matera che, con dedizione e professionalità, assicureranno l’accoglienza delle donne e di eventuali minori coinvolti.

Una grande conquista per la città di Matera che andrà ad ampliare l’offerta dei servizi, già presenti, per le vittime di violenza dal servizio sociale.

Inoltre, è stata posta un’attenzione particolare alla necessità di programmare eventi di prevenzione e sensibilizzazione all’interno delle scuole, così da riuscire a realizzare quel cambiamento culturale necessario per affermare, oltre alla parità formale, anche quella sostanziale”.