A Montescaglioso si rinnova la tradizione nella Domenica delle Palme e con la Processione dei Misteri: i dettagli

A chiunque tra noi sia cresciuto in una famiglia cattolica sarà capitato da bambino di essere portato in chiesa la Domenica delle Palme e di ricevere un rametto di ulivo benedetto dal sacerdote.

Quel rametto, portato a casa, veniva poi appeso da qualche parte, e conservato, come segno di pace e fede per la casa e chi l’abitava.

Nella domenica delle Palme i giovani appena fidanzati portavano in chiesa palme e ghirlande fatte con foglie di olivo e al centro vi appendevano gli ori da regalare alle fidanzate.

Ancora oggi, nella chiesa Madre di Montescaglioso, il giorno delle Palme le coppie che devono sposarsi nello stesso anno solare vengono chiamate sull’altare e partecipano alla processione dopo la celebrazione della messa.

Il Giovedì Santo, i riti prevedono la ufficiatura della Messa con la distribuzione del pane a simboleggiare l’ultima cena.

In serata cominciano le processioni per visitare tutte le chiese ove in sontuosi apparati baroccheggianti sull’altare è stato allestito il Sepolcro.

L’ostia è esposta racchiusa in una teca d’oro circondata da drappi e germogliature ottenute dalle donne con grano e legumi lasciati germinare in poca acqua ma senza luce.

Nella stessa serata o il Venerdì Santo, nelle chiese delle confraternite, si celebravano ” L’ chrialist’ “: il canto di salmi in presenza di tredici candele infisse in un triangolo.

Ai lati gli apostoli, al vertice il Cristo.

Ad ogni passaggio del rito si spegneva una candela, finchè spenta l’ultima, nella chiesa calava il buio ed i presenti sbattevano inginocchiatoi e quant’altro ad imitazione del terremoto che accompagnava la morte del Cristo sul Golgota.

La Settimana Santa, scandita con le celebrazioni liturgiche forti, è attesa e vissuta, ogni anno, dalla cittadinanza Montese che impegna tutta la comunità.

Unica è la celebrazione del Venerdì Santo: celebrazione ormai plurisecolare, diventata “tradizione socio –culturale – religiosa – turistica”, con la “Processione dei Misteri”, composta di sei statue:

Cristo alla Colonna;

Cristo e la Veronica;

Cristo Crocifisso;

Cristo Morto;

La Pietà;

L’Addolorata.

Statue queste, capolavori artistici inestimabili, raffiguranti particolari unici e patetici della Passione e Morte di Gesù.

Questa Processione suscita in tutti commozione profonda e attira in città migliaia di turisti e devoti, desiderosi tutti, insieme con i Montesi, di arricchire e irrobustire la propria fede e cultura, gustando “Le Cantilene”, antiche Laudi Sacre del ‘700 e ‘800, di autori noti e ignoti, della Passione e Morte di Cristo, preparate ed eseguite magistralmente dal Coro Polifonico “Chiesa Madre”, durante le soste nelle chiese della Città.