Proteste nella vicina Calabria per l’arrivo di migranti positivi al Coronavirus. Ecco le ultime notizie

Proteste e tensioni nella vicina Calabria.

A preoccupare i cittadini di Amantea, lo sbarco di migranti affetti da Coronavirus.

Ecco quanto riporta sky tg24:

“Si attende il secondo tampone per i 28 migranti, tra cui 5 bambini, sbarcati ieri a Roccella Jonica e risultati positivi al coronavirus.

Tutti asintomatici, facevano parte di un gruppo di 70 persone di origine pakistana tra cui 20 minori non accompagnati.

Un caso che ha creato tensione in Calabria, dove sulla statale SS 18 ad Amantea (Cosenza) è scattata una protesta per l’arrivo di 13 dei migranti positivi al Covid-19.

La presidente della Regione Jole Santelli: ‘Enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo‘.

Poi si rivolge al premier Conte: ‘Non esiterò ad agire, vietando gli sbarchi in Calabria‘.

La governatrice di centrodestra chiede navi quarantena sul modello della Moby Zazà ormeggiata a Porto Empedocle (Agrigento).

E la richiesta, a quanto si apprende, potrebbe essere presto accolta.

Contatti sono in corso, infatti, tra Viminale e Protezione civile per reperire un’altra nave-quarantena da collocare tra Calabria e Sicilia e destinare alla quarantena dei migranti positivi.

L’arrivo e le visite

Le persone risultate positive verranno quindi sottoposte a un secondo tampone.

Il gruppo è arrivato a bordo di un veliero fino a Roccella Jonica, dove sono intervenuti i soccorsi.

Oltre al tampone per il Covid-19 sono stati trattati anche per la scabbia.

Gli adulti sono stati divisi in due strutture ad Amantea e Bova, mentre i minori sono stati ospitati in un albergo di Roccella.

Le proteste

E proprio ad Amantea è scattata la protesta di alcuni cittadini, che si sono sdraiati a terra sulla statale bloccando il traffico e chiedendo sicurezza e il trasferimento immediato dei migranti in un centro più idoneo.

La protesta viene attuata con due blocchi stradali in due punti differenti sulla statale 18, l’arteria che collega sul Tirreno la Calabria con la Lucania e la Campania.

In serata il traffico procedeva a rilento, con le forze dell’ordine impegnate a deviare i veicoli su strade secondarie.

La task force dell’Asp di Cosenza ha avviato i protocolli sanitari e sta gestendo in loco il focolaio dei migranti, che a breve saranno visitati dall’equipe medica e poi tamponati nuovamente.

Santelli: ‘Lo Stato deve difenderci’

Siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un’immigrazione fuori controllo – ha commentato Santelli -.

Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte.

Per mesi – ha aggiunto la presidente della Regione – abbiamo combattuto il coronavirus, al costo di grandissimi sacrifici esistenziali, sociali ed economici. Ma ora, a causa di questa incomprensibile indifferenza nei confronti della minaccia rappresentata dagli sbarchi incontrollati, tutti gli sforzi compiuti dai calabresi e dagli italiani rischiano di essere vanificati.

Non possiamo consentirlo. Lo Stato, il governo, devono essere presenti e affrontare una situazione che, da qui in avanti, potrebbe diventare ancora più esplosiva.

Peraltro – ha attaccato ancora Santelli – gli sbarchi incontrollati mettono in evidenza tutte le contraddizioni di un esecutivo che, giustamente, blocca tutti gli ingressi da 13 Paesi a rischio, ma poi rimane incomprensibilmente inerte rispetto ai barconi che arrivano dall’Africa, che oggi è uno dei mega focolai più preoccupanti del mondo.

Serve una risposta immediata al fine di non vanificare i tanti sacrifici fatti finora e di garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani e della Calabria, una regione in cui l’epidemia è stata contenuta meglio che in tante altre realtà.

Noi calabresi abbiamo fatto il nostro dovere, ora è lo Stato che deve difenderci.

Santelli a Conte: ‘Impedirò gli sbarchi’

La presidente ha scritto al premier Giuseppe Conte. Chiedo al governo di intervenire, adottando misure volte ad evitare che gli immigrati vengano gestiti, da un punto di vista sanitario, solo dopo il loro sbarco a terra, ha scritto.

L’unica soluzione, secondo Santelli, è la requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste delle regioni italiane maggiormente interessate, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e in caso di positività la quarantena obbligatoria.

Poi la governatrice ha concluso: Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire vietando gli sbarchi in Calabria”.