Matera, comportamenti sospetti in un locale: 49enne del posto scoperto dai Carabinieri

Nella giornata di Giovedì 9 Luglio 2020, a Matera, i Carabinieri della locale Stazione, assieme a quelli della Stazione Carabinieri Forestale, hanno scoperto un 49enne del posto che, all’interno di un locale preso in affitto, svolgeva abusivamente attività di autoriparazione di veicoli.

In particolare, i militari, nel corso dei vari servizi di controllo del territorio, nel transitare nella zona di San Pardo, hanno, in più occasioni, notato l’uomo in questione uscire da un locale con degli strumenti in mano (attrezzi per le riparazioni meccaniche, tipo chiavi, cacciaviti ecc..), nonché con delle componenti meccaniche di motoveicoli.

Spesso, inoltre, si notava anche qualche ciclomotore parcheggiato all’esterno, parzialmente smontato.

Tali comportamenti, associati anche al fatto che al di fuori del locale non vi era alcuna insegna inerente un’attività di autoriparazione, hanno insospettito i Carabinieri che, Giovedì 09 Luglio u.s., hanno deciso di verificare se il 49enne svolgesse attività di manutenzione e riparazione di veicoli in maniera lecita.

I militari, dopo essere entrati nel locale, hanno sorpreso l’uomo nello svolgere lavori di riparazioni meccaniche su alcune moto che, da immediati accertamenti, risultavano essere svolti in assenza della prevista iscrizione (per l’attività di autoriparazione) nell’apposito registro presso la Camera di Commercio.

Inoltre, nella circostanza, veniva riscontrata una gestione di rifiuti (derivanti dalla medesima attività) in assenza delle previste autorizzazioni di legge e quindi in violazione della normativa vigente.

Per tali motivi, al 49enne, per la mancata iscrizione al citato registro della Camera di Commercio, sono stati contestati specifici illeciti amministrativi, mentre per le riscontrate violazioni in materia di gestione e smaltimento di rifiuti, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera.

Data la situazione, le attrezzature meccaniche rinvenute sul posto, utilizzate per l’attività illecita, sono state sottoposte a sequestro.