Nel materano “un eterno patimento per questi lavoratori che non hanno ricevuto ancora la mensilità di Gennaio”! La denuncia

“I lavoratori addetti alla raccolta rifiuti nei Comuni di Salandra, Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano e Oliveto Lucano, ancora non hanno ricevuto la mensilità di Gennaio, e da parte dei Sindaci vi è un silenzio assordante”.

Così dichiara il Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata Sebastiano Colucci che aggiunge:

“Un eterno patimento quello degli addetti alla raccolta rifiuti nei Comuni di Salandra, Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano e Oliveto Lucano, che soffrono l’incompetenza Amministrativa e una gestione scellerata del Sub Ambito 3 di Matera.

A nulla è valso la proclamazione dello sciopero per il 18 Marzo 2023, e neanche le varie note della massima espressione sul territorio ovvero sua Eccellenza il Prefetto di Matera, quasi come sé il raggruppamento dei Comuni con Salandra Capofila sia un territorio esente da regole, dove dei lavoratori con un reddito mensile di circa 700€, non hanno diritto ad avere una vita serena e il giusto compenso per le attività svolte con diligenza e per il bene delle loro comunità.

Eppure dovrebbe essere l’interesse primario per un primo cittadino quello di tutelare i propri concittadini, che ha causa di un impuntamento da parte della Politica, vedranno più volte il mancato ritiro dei rifiuti.

Inoltre apprendiamo che il Comune Capofila, ovvero Salandra, ancora non ha messo in funzione la Piattaforma Ecologica di C/da Montagnola, che rimane una cattedrale nel deserto, immacolata e nuova, nel mentre si concede l’utilizzo in un aria che sicuramente non rispetta i principi di salubrità previsti nei luoghi di lavoro.

Come se quanto rappresentato non bastasse, ci sono mezzi nuovi acquistati con contributi Regionali, fermi perché non si procede al rinnovo della concessione alla Società appaltatrice, e questo crea un danno agli stessi mezzi che finiranno per deperire non per il lavoro ma per l’inutilizzo.

Il Sindaco di Salandra ha l’obbligo nella qualità di Capofila, di dare spiegazioni e risposte ai lavoratori, che non possono più soffrire le colpe di altri soggetti, che invece sono e saranno sempre responsabili delle proprie scelleratezze”.