NEL MATERANO LE ACQUE DI QUESTO TORRENTE DIVENTANO ROSSE: “È A RISCHIO LA SALUTE DEI CITTADINI”

Giovedì 14 Settembre, alla camera dei deputati Walter Rizzetto, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, inerente al torrente Salandrella.

Nella nota di Rizzetto si legge:

“Premesso che:

  • in regione Basilicata sono anni che viene denunciata la presenza di acque reflue nel torrente Salandrella che si estende per chilometri, tra San Mauro e Salandra (Matera), e diventa fiume Cavone;
  • nello specifico, per tutto il corso del torrente è evidente la presenza di sostanze liquide estranee al fiume di colore rosso.

Lungo il torrente è stato anche individuata una tubatura di scarico dalla quale scorrono tali acque rosse;

  • enti accreditati hanno compiuto delle analisi delle acque e in particolare dei liquidi rossastri in questione, individuando negli stessi un elevato carico di metalli pesanti nonché tracce di idrocarburi;
  • sebbene non vi siano industrie nella zona circostante al torrente, a monte dello stesso, vi sono dei vecchi pozzi di gas dell’Eni, nonché vasche dove venivano trattati i fanghi; i fatti in questione sono stati anche recentemente denunciati dalla nota trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”;
  • pertanto, sembra assurdo che, ad oggi, la situazione del torrente Salandrella   continui ad essere quella descritta, in assenza di un urgente intervento da parte delle autorità competenti per risanare tali acque considerando la presenza di liquidi di scarico;
  • è fatto notorio che in Basilicata, a causa degli sversamenti inquinanti dei siti di estrazione del petrolio siamo, da tempo, già in presenza di un vero e proprio disastro ambientale;
  • tra i molteplici avvenimenti relativi a gravi contaminazioni del territorio lucano, solo due anni fa l’azienda di stato incaricata per le attività di smantellamento del sito Itrec di Rotondella, rinveniva sostanze inquinanti nelle acque di falda superficiali all’interno del perimetro dello stabilimento come cromo esavalente, idrocarburi, ferro e trielina.

Al riguardo, è inammissibile che, ad oggi, non è cambiato nulla rispetto alla presenza di tali sostanze come dimostrano le analisi condotte dall’Arpab in un documento datato 1 settembre 2017; si ritiene necessario adottare immediati ed idonei provvedimenti di bonifica in Basilicata per contrastare ogni fenomeno inquinante.

E’ a rischio la salute dei cittadini.

Sul punto, si ricorda che, in tale regione è già stato registrato un allarmante aumento di malattie tumorali: se il ministro è a conoscenza dello stato del torrente Salandrella e se e quali iniziative intenda adottare urgentemente per provvedere al risanamento dello stesso;

se e quali provvedimenti sono stati adottati ad oggi per riparare al disastro ambientale determinatosi in Basilicata, in particolare, generato dalle attività concernenti l’estrazione del petrolio”.