Matera: “Si faccia il possibile per tutelare gli angeli dal camice bianco”. L’appello

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Sindaco di Tursi, Salvatore Cosma:

“Sono trascorsi pochi mesi dall’emergenza Coronavirus e dagli attestati di stima ed elogi che si sono sprecati a riguardo di medici e personale sanitario che ha operato in quei drammatici giorni senza sosta mettendo a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri.

Eppure sembra trascorsa un’eternità leggendo le continue aggressioni, fisiche e verbali, di cui sono vittime gli operatori sanitari nei nostri nosocomi quotidianamente.

Ritengo, da Sindaco, uomo delle istituzioni e soprattutto da colui che in prima linea si è sempre speso per tutelare e ringraziare i nostri angeli con il camice bianco che quotidianamente lavorano spesso in condizioni difficili per carenza di personale, di apparecchiature ed anche di giusto compenso per quanto fatto, che tali episodi denunciati dal sindacato Fials non siano degni di un Paese civile.

E’ impensabile che un operatore sanitario possa veder minata la sua incolumità fisica e morale soltanto per aver svolto il proprio dovere o per aver fatto rispettare delle disposizioni nazionali per la tutela dei pazienti e di tutti coloro che quotidianamente lavorano o usufruiscono dei servizi dei nostri nosocomi.

Ben vengano le mobilitazioni da parte dei sindacati ma trovo altrettanto fondamentale che le istituzioni si impegnino a garantire l’incolumità di tutti coloro che operano nel solo interesse di tutelare la salute degli altri.

Ci siamo detti tante e tante volte che il Covid ci avrebbe reso persone migliori.

In realtà con il passare del tempo mi rendo conto che ai buoni propositi sono seguite poche azioni concrete ed apprendere di uno stato di agitazione da parte degli operatori sanitari per tutelare la propria incolumità, mi conferma che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

La politica, dal canto suo, deve investire di più e meglio nella sanità e quando si parla di questo aspetto non si deve intendere solo di prestazioni e servizi ma anche e soprattutto del tutelare e valorizzare chi ogni giorno dona la propria vita per gli altri, sottraendo tempo alla propria esistenza e ai propri affetti.

Esprimo la mia totale vicinanza e il mio sostegno a tutti gli operatori sanitari e mi auguro che episodi come quelli denunciati di recente in merito ad aggressioni fisiche e/o verbali, non accadano più perché la violenza non porta a nulla se non a paragonare l’uomo, dotato di intelligenza e cognizione di causa, agli animali selvatici che agiscono solo per impeto e istinto”.