Matera, nominato nuovo dirigente ASM: “Meritocrazia o Merito-Grazia? Siamo alle prese con le solite vecchie pratiche”! La denuncia

Dopo la nomina del Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia) nominato dirigente Asm, il Capogruppo di idea cambiamo al comune di Potenza Antonio Di Giuseppe, scrive un comunicato dal titolo: “Meritocrazia o Merito-Grazia?“.

Queste le parole del capogruppo di idea cambiamo al comune di Potenza Antonio Di Giuseppe, dopo la determina dirigenziale dell’ASM di Matera:

“Mentre via Verrastro annuncia la stagione dei concorsi con l’approvazione del piano triennale del fabbisogno del personale regionale dietro le quinte si consuma l’ennesimo inganno ai cittadini lucani.

Ebbene sì, in una terra dove lo spopolamento non arresta, in un territorio dove la disoccupazione galoppa in maniera irrefrenabile causa anche la crisi economica dell’ultimo anno e mezzo, la notizia di voler innovare la macchina amministrativa regionale con nuove professionalità e competenze mediante il reclutamento di giovani leve ha acceso per l’ennesima volta le speranze di tanti ragazzi lucani che credono di potersi realizzare nella loro terra.

Una spinta ‘rivoluzionaria’ tanto celebrata che continua ad essere controbilanciata, se non addirittura offuscata, da determinazioni dirigenziali, nel caso di specie dell’azienda sanitaria di Matera, che a ragione inducono a credere la meritocrazia è solo una chimera, soprattutto quando viene alla luce che la scelta di far ricoprire un incarico dirigenziale ricade su un esponente dello stesso consiglio regionale.

Il merito, le abilità, le capacità da sempre esaltate dalla nuova classe dirigente regionale come motore del cambiamento vengono e, questo ne è l’ennesimo esempio, offuscate dalle solite e vecchie pratiche; quelle che prevedono scorciatoie, escamotage solo per alcuni e che alla luce dei fatti contribuiscono ad aumentare sempre più la sfiducia verso la politica.

Pratiche da troppo tempo battute e che se non definitivamente abbandonate continueranno ad alimentare quello stato di malessere, di malcontento che dilaga tra chi ritiene che ancora troppa superficialità circoli tra coloro che ricoprono ruoli di governo”.