Matera, ASM: “Sospendere la richiesta di restituzione delle somme percepite dai medici”. Questa la decisione…

La quarta Commissione (Politica sociale) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Massimo Zullino (Lega), nella seduta odierna ha audito il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria locale di Matera, Raffaele Giordano, sulle presunte indennità illegittime corrisposte ai medici dell’Asm nel corso degli ultimi anni.

In apertura di seduta, il presidente Zullino ha ricordato che nella seduta scorsa sulla questione erano stati ascoltati i rappresentanti sindacali dei lavoratori.

Ha detto Giordano:

“La vicenda è stata scoperta nel marzo 2019 quando l’Azienda ha compiuto una ricognizione sui fabbisogni di personale per determinare,  rispettando il tetto di spesa, le esigenze quali-quantitative di assunzione del personale. I medici ci hanno evidenziato che per anni erano state pagate reperibilità pomeridiane.

Nel contratto nazionale di lavoro (quello del 2002-2005, rimasto in vigore sotto l’aspetto giuridico fino al nuovo del 19 dicembre 2019) l’articolo 17, comma 3 dice che la pronta disponibilità è un servizio limitato ai soli periodi notturni e festivi.

Sulla vicenda è seguita un’analisi difficile e complessa sfociata in un Collegio di direzione il 19 aprile 2019 e in un incontro con la delegazione trattante il 3 maggio successivo. In delegazione trattante, i rappresentanti sindacali si sono dichiarati contrari a un’interpretazione illegittima delle norme.

Conseguentemente abbiamo dovuto avviare un iter di richiesta di restituzione delle somme indebitamente percepite dopo aver interessato l’ufficio legale secondo il quale ogni decisione sull’eventuale danno erariale dovrà essere rimessa alla magistratura contabile.

Sulla base di questo parere, abbiamo quindi inviato due lettere: una ai medici e l’altra alla Corte dei conti.

Dopo il clamore suscitato da questa vicenda, il direttore generale del dipartimento Salute ha inteso approfondire alcuni aspetti dell’iter amministrativo e ci ha chiesto di sospendere quanto posto in essere e cioè la richiesta di restituzione delle somme percepite dai medici ai quali stiamo comunicando tale decisione”.

Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Vizziello, Acito, Pittella, Cifarelli, Perino e Braia.

Da alcuni la richiesta di comprendere le responsabilità degli atti invalidi e come e perché si è arrivati ad autorizzare i turni di servizio, ma anche la necessità di trovare soluzioni al problema.

La minoranza ha chiesto che sull’argomento venga audito anche il dirigente generale del dipartimento salute e lo stesso assessore Leone.

Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Zullino, i consiglieri Bellettieri e Acito (Fi) Perrino (M5s), Aliandro (Lega), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd), Vizziello (Fdi), Polese e Braia (Italia Viva) e Quarto (Basilicata Positiva) e Pittella (AB).

il Consigliere Regionale di Italia Viva, Luca Braia, commenta:

“La sospensione delle procedure amministrative legate al recupero delle indennità legate alle reperibilità pomeridiane effettuate dai medici dell’Asm negli ultimi 10 anni, annunciate dal direttore amministrativo Raffaele Giordano, così come da noi richiesto nei giorni scorsi, deve essere intesa solo quale primo passo verso la risoluzione della vicenda.

Piuttosto che ricercare gli eventuali (laddove ci siano) livelli di responsabilità il provvedimento deve mettere al riparo i 250 medici coinvolti, chiamati a svolgere il proprio compito dalla dirigenza strategica di allora che ha operato nel solco della responsabilità e richiamata dal buon senso per garantire il servizio migliore possibile, date le condizioni di emergenza legate alla indisponibilità di personale medico e all’impossibilità di procedere con assunzioni utili al rispetto delle norme vigenti in materia contabile, amministrativa e organizzativa”.

Si sarebbe potuto certamente evitare tutto ciò agendo per tempo, dal momento che tutti, compreso chi governa il dipartimento sanità, erano venuti a conoscenza dell’iniziativa in corso.

Le verifiche che oggi si annunciano necessarie, anche da fare presso il ministero, sarebbero potute cominciare mesi fa senza generare timori e ulteriori criticità nel già martoriato comparto sanitario della provincia di Matera.

Ho chiesto, insieme ai colleghi dell’opposizione, dopo aver ascoltato le rappresentanze del comparto medico nella precedente convocazione, l’audizione dell’assessore Leone in quarta commissione per concludere il percorso.

È necessario che ci faccia comprendere come intende affrontare e risolvere perché, come tutti, siamo impegnati a trovare le soluzioni prima ancora di individuare le responsabilità, per quelle sono chiamati gli organi a verificare, controllare ed eventualmente procedere”.

Così il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli:

“Sulla questione, il direttore amministrativo, Raffaele Giordano, ha riferito che il dipartimento sanità regionale ha inviato una nota formale con la quale ha invitato la direzione Asm a sospendere l’azione di recupero sopra menzionato.

Come per la questione che ha riguardato le progressioni orizzontali, sollevata dalla direzione strategica in piena campagna elettorale per le regionali, che nel frattempo è temporaneamente sospesa in attesa di notizie dal ministero, anche in questo caso abbiamo il sospetto che venga sollevato un problema, con relativo polverone mediatico e fibrillazione da parte del personale, affinché intervenga qualche ‘salvatore della patria’ che si assume il merito di aver risolto il problema.

Al riguardo, ritengo che l’assessore Leone abbia precise responsabilità nell’aver coperto questa modalità operativa della direzione aziendale Asm, che ha finito per delegittimare se non denigrare l’intera sanità della Provincia di Matera.

Non a caso la migrazione sanitaria nei confronti della Puglia è notevolmente aumentata.

Personalmente ho chiesto conto del clima vessatorio ed intimidatorio che negli ultimi mesi si è determinato nei confronti del personale tutto, sia esso sanitario che amministrativo.

È chiaro che porsi nei confronti dei lavoratori dell’Asm come fossero tutti inclini a compiere atti non riconducibili all’alveo della legalità determina l’attuale stallo aziendale.

Oggi in Asm nessuno si sente tranquillo nel compimento del proprio lavoro.

Ne consegue che molti provvedimenti, molte gare di appalto, lavori e/o adeguamenti come l’allargamento del Pronto soccorso di Matera, la realizzazione del bunker per la radioterapia a Matera, la realizzazione dell’Utic a Policoro sono opere di cui abbiamo perso traccia e forse anche i finanziamenti.

Così come la riconosciuta disponibilità ed abnegazione del personale tutto, oggi, a seguito delle deplorevoli azioni messe in atto dalla direzione aziendale in questi mesi, è messa a dura prova, tanto dal mettere in discussione la funzionalità di interi reparti.

In questa condizione ci rimette la tasca e la serenità dei lavoratori, ma soprattutto ci rimettono i cittadini/pazienti che vedono ridurre i servizi sanitari in qualità e quantità.

Ciò non è più sopportabile.

Confidiamo nelle riconosciute capacità del dottor Annese, che riveste temporaneamente l’incarico di direttore generale in attesa del bando regionale che individuerà il successore del ‘fuggiasco’ Polimeni, che siamo sicuri ripristinerà la giusta serenità nel personale e sarà buon interprete delle reali esigenze dell’Asm”.