La Caritas Diocesana di Matera-Irsina accanto agli imprenditori di Scanzano Jonico: “Non possiamo e non vogliamo tacere”. I dettagli

La Caritas Diocesana di Matera-Irsina, nella giornata della memoria del 30simo anniversario della strage di Capaci, nella quale hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, il magistrato ‎Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, ‎Antonio Montinaro, ‎Rocco Dicillo, esprime solidarietà agli imprenditori che a Scanzano Jonico hanno visto incendiate le loro attività commerciali:

“Come ebbe a scrivere don Peppe Diana nel documento ‘Per amore del mio popolo non tacerò’ diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana, per spingere a prendere coscienza del problema mafioso, anche noi come Caritas, per amore nei riguardi dei proprietari dei lidi e di tutta la popolazione di Scanzano Jonico, non possiamo e non vogliamo tacere.

‘Da una sola scintilla divampano incendi diffusi’ scrive Lucrezio nel De Rerum Natura: la solidarietà espressa dalla Caritas Diocesana vuole essere la scintilla che faccia divampare e diffondere non l’incendio che distrugge ma l’incendio della legalità, della partecipazione e della vicinanza.

La Caritas Diocesana di Matera-Irsina vuole stare accanto agli imprenditori e dimostrare la solidarietà e la vicinanza destinando un contributo per la ricostruzione.

Sappiamo che è una piccola goccia, ma è dalle piccole cose che nascono grandi gesta.

Il coraggio di andare avanti, la volontà di ricostruire e ricominciare sono, come ci hanno insegnato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il motore del cambiamento”.

I dettagli.