Irsina, 80 anni fa l’uccisione del giovane carabiniere Giusto: “Vittima senza macchia del dovere”. Il ricordo

80 anni fa, nella notte del 4 marzo 1944, Irsina viveva uno dei momenti più bui della storia, con l’uccisione del giovane carabiniere Giusto Agnesod.

Così il Sindaco, Nicola Massimo Morea:

“E’ dovere della città ricordare la propria storia, pur dolorosa, e tramandarla alle nuove generazioni”.

Di seguito una parte dell’orazione funebre pronunciata dal parroco Don Peppino Arpaia nella Cattedrale di Irsina in occasione dei funerali:

“Irsina ha lavato col pianto l’onta di quest’esecrante delitto.

Quest’immensa folla, che circonda il feretro e suffraga con la preghiera l’anima benedetta, è la manifestazione più viva della sua esecrazione ed indignazione.

Da ieri tutti i volti hanno lagrime, tutti i cuori hanno palpiti di commossa pietà verso questo milite, vittima immacolata del dovere.

Si, il carabiniere Giusto Agnesod, è vittima senza macchia del dovere.

Dovere compiuto con la più coscienziosa scrupolosità.

Armato, non ha fatto uso delle armi, non ha ucciso, non ha voluto uccidere, per rispetto sacro della vita, alla vita di giovani traviati, nella speranza di ricondurli alla via del bene”.