Basilicata, caccia: novità per chi oggi non risiede in regione ma ha comunque proprietà sul territorio. Ecco i dettagli

“Con la legge approvata oggi si è inteso modificare la legge regionale n. 2/1995 sul prelievo venatorio relativamente all’iscrizione dei cacciatori agli Ambiti territoriali di competenza.

Secondo la previsione normativa vigente, infatti, i cacciatori residenti e domiciliati in Basilicata si possono iscrivere in via prioritaria ad un ATC, pagando il versamento annuale previsto.

Esaurita questa assegnazione dedicata ai residenti, la disponibilità dei posti residui è ripartita in accessi articolati di ospitalità venatoria mensile, settimanale o giornaliera rivolta ai non residenti.

Lo scopo di questa legge di modifica, quindi, nasce dall’esigenza di equiparare, d’ora in poi, ai fini dell’iscrizione agli ATC, i cacciatori residenti e domiciliati in Basilicata a quelli nativi non residenti purché proprietari o possessori di fondi inclusi nell’ATC.

In questo modo non si avranno disparità nell’accesso agli ATC ma anche nell’onere da versare per l’iscrizione.

È una modifica che riguarda un tema di assoluta attualità, in specie alla luce delle aperture sulla legge nazionale in tema di cinghiali, che sappiamo essere un problema non da poco anche nella nostra regione.

La caccia è una realtà presente in Basilicata anche data la varietà di specie presenti sul territorio, tale per cui le disparità di trattamento andrebbero a ledere i diritti di chi oggi non risiede in regione ma ha comunque proprietà sul territorio.

Ringrazio l’intera assise consiliare per l’approvazione veloce di questa legge da me fortemente voluta.”

Così in una nota il consigliere regionale della Lega Basilicata Gianuario Aliandro.