Basilicata: “Buio pesto per l’agricoltura lucana. Al danno si aggiunge la beffa”. Ecco cosa sta succedendo

Bilancio regionale, approvato, fortunatamente, un fondamentale ordine del giorno presentato dal sottoscritto che impegna il Governo a risolvere immediatamente tre criticità del comparto agricolo.

Ristoro dei danni provocati dai cinghiali nel 2021/2022/2023, risorse per il cofinanziamento dei pagamenti Psr e impegno a scongiurare l’incremento delle tariffe dell’acqua per gli agricoltori da parte di Consorzio di Bonifica.

Bardi mantenga, al più presto, gli impegni presi davanti all’assise.

Manca un assessore al ramo da 7 mesi, l’agroalimentare lucano è diventato da 4 anni invisibile al mondo che aveva cominciato ad apprezzarne l’eccellenza.

L’organizzazione degli uffici del Dipartimento Agricoltura è allo sbando, mentre dovrebbe essere capace di guidare le 36.000 aziende che producono il 9 per cento del Pil regionale”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe e presidente della II Commissione consiliare, “Programmazione e Bilancio”.

Afferma Braia:

“Neanche un euro.

Un bilancio di previsione di oltre 3 miliardi di euro che non apposta nulla per ristorare gli agricoltori che dal 2021, con le istruttorie completate, attendono il riconoscimento del diritto ad essere risarciti dai danni da fauna selvatica.

Mai come negli ultimi anni campi e raccolti sono devastati da cinghiali e non solo, accertati danni per oltre 2,5 milioni di euro.

La beffa si aggiunge al non poter, da parte dei danneggiati, rispondere alle AA TT CC e la rabbia aumenta.

Neanche un euro.

Non c’è il cofinanziamento obbligatorio regionale che permetterà di far pagare ad Agea i contributi previsti per gli investimenti realizzati con il Psr, ancora in corso.

E’ assurdo, ritorna il rischio del blocco dei pagamenti a danno delle imprese agricole.

Per mesi i pagamento sono stati bloccati ad inizio 2023, le aziende hanno effettuato investimenti mentre gli uffici regionali sono impegnati a rispettare il target di spesa 2023 di 80 milioni di euro.

Siamo lontanissimi da questo traguardo. Si paventa palesemente il disimpegno.

La minaccia dell’aumento delle tariffe del Consorzio di Bonifica aleggia da mesi.

Senza un contributo extra-ordinario adeguato chiesto alla Regione e assecondato solo per 5 milioni di euro sui 12 necessari, il Consorzio sarà costretto ad aumentare le tariffe idriche per evitare il default finanziario.

Il mio ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio appare allora essere fondamentale in questo stato di cose.

Di fatto viene assunto un impegno politico fondamentale da Bardi e dal suo governo per ricercare immediate risorse aggiuntive e affrontare queste primarie criticità.

Auspico vivamente che non si aggiungano ulteriori danni a colture e aziende a causa delle condizioni meteo a livelli altissimi di criticità, in tutta Italia e anche nella nostra regione.

Bisognerebbe intervenire immediatamente già mettendo in sicurezza alvei, fossi, cunette, canali, infrastrutture idriche a difesa del suolo, prevenendo dissesti, e dell’agricoltura lucana tutta.

Intanto ci sono consiglieri di maggioranza e qualche assessore fuori delega o in pectore che girano per manifestazioni, feste ed eventi.

Si pontifica senza risolvere: mi si consenta si suggerire di attenersi alle proprie competenze.

Forse la maggioranza di centro destra deve solo concentrarsi per affrontare e risolvere qualche problema, in attesa che arrivi una illuminazione al Presidente Bardi per la nomina dell’atteso assessore all’Agricoltura che dovrà immediatamente assumersi le proprie responsabilità rispetto al ‘nulla’ da oltre sette mesi, in corso”.