Agevolazioni dal Governo per chi paga con carta, quando arrivano i rimborsi? Questo l’annuncio

Si è conclusa la prima fase “sperimentale” del programma governativo per favorire i pagamenti digitali.

Ma quando saranno erogati i rimborsi?

Come preannunciato, il 10 gennaio il Ministero delle Finanze ha ufficializzato i conteggi relativi al cashback di Natale, con gli importi che verranno accreditati – entro il 1 marzo, si legge nell’app – sul conto corrente indicato in fase di iscrizione.

Per verificare quale sia il cashback maturato nel corso del mese di dicembre è sufficiente aprire l’app Io, accedere al portafogli ed entrare nel “conto” del cashback natalizio.

Allo stesso tempo, fonti del Governo hanno anche reso noto le statistiche generali dell’iniziativa, che ha fatto registrare numeri piuttosto interessanti.

Secondo le cifre diffuse da Palazzo Chigi, i cittadini iscritti a Io e partecipanti al Cashback natalizio sono stati 5,6 milioni.

Non tutti, però, hanno superato il limite delle 10 transazioni imposto dal regolamento del MEF: a ricevere il rimborso, infatti, saranno “solamente” 3,2 milioni di cittadini.

Poco meno del 60% degli iscritti, insomma, è riuscito a fare più di 10 pagamenti con moneta elettronica dall’8 dicembre al 31 dicembre.

In totale, i sistemi dell’app Io hanno registrato 63 milioni 218 mila pagamenti con sistemi di pagamento elettronici e digitali (come noto, oltre alle carte di credito vengono riconosciuti validi anche i pagamenti effettuati con app come Satispay).

Il 50% circa delle transazioni ha un valore inferiore ai 25 euro, segno che carte di credito e altri strumenti idonei sono stati utilizzati primariamente per acquisti di piccolo importo.

In totale, i rimborsi che il Governo erogherà entro il 1 marzo ammontano a 222,6 milioni di euro, con un rimborso medio di quasi 70 euro a cittadino.

Per il Governo l’andamento del programma Cashback 2021 in questi primi giorni dell’anno vede il numero di iscritti continuare a crescere a ritmo sostenuto – 6,2 milioni i cittadini registrati – così come quello degli strumenti di pagamento legati ai “portafogli” degli utenti (toccata quota 10,6 milioni).