“Che fine hanno fatto le Case e gli Ospedali di Comunità?”.
È ciò che si chiede il consigliere comunale Bennardi che poi aggiunge:
“Esprimo crescente preoccupazione per il grave ritardo nell’attuazione dei progetti relativi alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità in Basilicata, finanziati con i fondi del PNRR.
Nessuna di quelle previste nella nostra regione è stata ultimata o consegnata.
Da consigliere comunale del M5S, ex sindaco di Matera e presidente della Conferenza dei Sindaci sulla sanità provinciale, non posso restare in silenzio di fronte a uno stallo che rischia di compromettere la sanità territoriale del nostro territorio.
Questi presidi rappresentano il pilastro della nuova sanità di prossimità, fondamentali per offrire assistenza capillare e ridurre la pressione sugli ospedali. Mentre in altre regioni italiane, pur tra difficoltà, i progetti procedono, la Regione Basilicata continua a mostrare una preoccupante lentezza.
I fondi PNRR, ottenuti grazie al Governo di Giuseppe Conte, hanno scadenze precise e, se non utilizzati in tempo, andranno definitivamente perduti.
Il Rapporto AGENAS conferma come la Basilicata sia tra le regioni più in ritardo nell’attuazione del modello di assistenza territoriale previsto dal D.M. 77/2022.
Ricordo le tante battaglie condotte in passato, il Patto sulla sanità dei sindaci lucani e le nove conferenze sulla sanità da me convocate in quattro anni, che avevano tracciato obiettivi chiari: ridurre le liste d’attesa, investire sul personale, rendere attrattivi i bandi e rafforzare la sanità di prossimità.
Quelle indicazioni restano purtroppo ancora in gran parte inascoltate.
Chiedo al sindaco di Matera, Antonio Nicoletti di esprimere il suo ruolo di Autorità Sanitaria Locale e di abbandonare ogni posizione difensiva verso il governo regionale, anche se dello stesso colore politico, assumendo un impegno più attivo per la salute dei cittadini.
Propongo al sindaco di convocare con urgenza una Conferenza dei Sindaci sulla sanità dedicata alle case e ospedali di comunità, per fare il punto, individuare le criticità e sollecitare Regione e ASM a rispettare tempi e impegni.
Non è questione di schieramenti, ma di responsabilità verso i cittadini.
Matera e la sua provincia non possono restare indietro, i dati sull’emigrazione sanitaria di pazienti e personale medico sono allarmanti: serve un impegno concreto, condiviso e immediato per salvare questa occasione di rilancio della nostra sanità territoriale”.






















